Redazione di Operai Contro,
Da stamattina alle 5 fuori i cancelli degli stabilimenti 11 e 12 di Teverola, un blocco di alcune centinaia di operai ha impedito l’entrata in fabbrica di 150 operai comandati dall’azienda per manutenzione delle linee di montaggio.
Intanto Indesit mette in libertà i 500 operai di Fabriano, fermo produttivo fino al 2 luglio
Oggi il grosso dei dipendenti non lavora perché l’Indesit in questo periodo sta facendo ricorso alla cassa integrazione.
La produzione si era già fermata ieri sera alle 20, quando da Roma era arrivata la notizia che l’amministratore delegato del gruppo, Marco Milani, in un incontro avuto nel pomeriggio con il ministro allo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, aveva confermato il piano di ristrutturazione aziendale, ritenendo le scelte “Inevitabili”.
Intanto è previsto un inasprimento delle iniziative di lotta con blocchi e altri scioperi.
“Siamo stanchi di ricevere la solidarietà dei parlamentari, dei consiglieri regionali, dei sindaci, che vengono qui a fare passerella ma poi di concreto non fanno nulla – afferma Vincenzo Spirito, delegato rsu Fim-Cisl –
Michele Aversano, delegato Fiom-Cgil, è deluso dall’atteggiamento di azienda e Governo. “Non ci aspettavamo – dice – che i vertici aziendali proseguissero nel loro intento di tagliare i costi a prescindere da ogni altra considerazione. Il Governo non può più star fermo”, conclude.
Il governo del Pd e Pdl parla di lavoro, intanto crescono i licenziamenti
Un operaio dell’Indesit
Comments Closed