LE TELEFONATE DEI PARASSITI DEL PARLAMENTO COSTANO 20 MILIONI DI EURO A LEGISLATURA

Redazione di Operai Contro, il presidente della camera e dei senatori, Boldrini e Grasso, ogni tanto fanno sapere che stanno discutendo su come diminuire il costo del parlamento. Sono tutte menzogne Assicurare ai parlamentari chiamate illimitate costa 20 milioni di euro a legislatura.   Gli onorevoli ricevono – come parte della propria indennità – 260 euro al mese di rimborso per spese telefoniche. La legge parla chiaro: “I deputati dispongono di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche”. Per i senatori, invece, la somma non è così dettagliata, ma si desume scorporandola dalle spese accessorie di viaggio, ed è di 550 euro. Scorrendo le voci che […]
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Redazione di Operai Contro,

il presidente della camera e dei senatori, Boldrini e Grasso, ogni tanto fanno sapere che stanno discutendo su come diminuire il costo del parlamento.

Sono tutte menzogne

Assicurare ai parlamentari chiamate illimitate costa 20 milioni di euro a legislatura.

 

Gli onorevoli ricevono – come parte della propria indennità – 260 euro al mese di rimborso per spese telefoniche. La legge parla chiaro: “I deputati dispongono di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche”. Per i senatori, invece, la somma non è così dettagliata, ma si desume scorporandola dalle spese accessorie di viaggio, ed è di 550 euro. Scorrendo le voci che compongono il trattamento economico degli eletti al Senato, troviamo quella denominata “Rimborso forfettario delle spese generali”. In questa sezione è garantito “un rimborso forfettario mensile di euro 1.650, che sostituisce e assorbe i preesistenti rimborsi per le spese accessorie di viaggio e per le spese telefoniche”. Per i colleghi di Montecitorio, ogni mese, è garantito un rimborso di circa 1.100 euro per spostamenti e viaggi. Da un confronto tra le voci dell’indennità dei due rami del Parlamento, si può desumere che i senatori, per telefonare possono spendere mensilmente mezzo migliaio di euro. E quindi deduciamo: se anche per i senatori, i rimborsi per spese accessorie di viaggio, si possono quantificare in 1100 euro, come per i colleghi deputati, per le spese telefoniche, resta un rimborso di 550 euro.

A un privato cittadino, viene offerta, da un gestore telefonico qualsiasi, una tariffa di 69 euro al mese che comprende telefonate verso mobili e fissi. In molti casi, le compagnie telefonicheincludono anche il telefono. Stesso contratto, con tariffa aziendale o con partita iva, scende a 30 euro. Siamo di fronte a un  furto che oscilla tra i 16 e 18 milioni a legislatura.

I parassiti del Parlamento meritano solo la galera

Un operaio

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