In allegato il volantino distribuito
Il Gruppo Natuzzi ha dichiarato guerra agli operai. Lo ha fatto presentando un piano industriale che colloca 1.726 operai in mobilità dal prossimo ottobre. Un piano che di fatto licenzia 1.726 operai e butta 1.726 famiglie in mezzo alla strada, senza lavoro, alla fame, in un territorio povero dove è pressoché impossibile trovare un’altra occupazione.
Il piano industriale di riorganizzazione dell’assetto del gruppo in Italia ha l’obiettivo di “riportare la società in condizioni di redditività”, di “farla ritornare alla competitività”. In pratica Natuzzi punta a riprendere a fare profitto licenziando e aumentando la produttività degli operai che rimarranno in fabbrica, intensificandone lo sfruttamento. Punta a fare ciò che ha sempre fatto, ciò per cui da anni ha chiesto e ottenuto la cassa integrazione per centinaia di operai, col benestare dei sindacati. Per ora ha deciso di buttare via 1.726 operai e chiudere le fabbriche di Ginosa e Matera, domani, se gli converrà, ne vorrà cacciare altrettanti o più, persino chiudere le altre fabbriche.
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