RASSEGNA STAMPA
Come in Irak
Contrapposizione ONU-Nato su attacco militare contro la Siria:
L’ONU: attendere l’esito delle indagini sull’uso armi chimiche da parte del regime siriano;
– Segretario gen. Nato: i responsabili devono subito rendere conto; già questa settimana sarà presa la decisione sull’attacco.
– La Germania appoggia politicamente, non mette a disposizione suoi soldati.
– La Germania riconosce la Coalizione Nazionale delle Forze Siriane della Rivoluzione e dell’Opposizione (CNS) il cui nuovo presidente è atteso a Berlino,
– non riconosce invece il Comitato Nazionale di Coordinamento per la Trasformazione Democratica, (CNCTD) anti-Assad, ben radicato in Siria,
– il cui presidente accusa le potenze occidentali di essere per gran parte responsabili della radicalizzazione e militarizzazione del conflitto, e il fallimento delle trattative, perché gli Usa si sono ogni volta puntualmente ritirati.
– Definisce un “Golpe organizzato” la legittimazione dell’attacco con il presunto utilizzo di armi chimiche.
– La Cancelliera Merkel ha già chiesto una risposta al regime Assad.
– Oltre ai paesi Nato sostiene l’intervento la CNS, il cui novo presidente è Ahmad Jarba, della etnia sunnita Shammar, il cui territorio di origine si estende tra Siria, Irak e Arabia Saudita.
– I Shammar sono ultra conservatori, hanno relazioni di parentela anche con il clan al potere in Arabia Saudita,
– il quale ha sostenuto Jarba nella lotta di potere all’interno dell’opposizione siriana in esilio contro un concorrente sostenuto dal Qatar.
– Obiettivo della cooperazione delle potenze occidentali con Jarba e i Shammar è la frammentazione della Siria:
– se Assad non potesse essere sconfitto totalmente, si prevede di assegnargli un piccolo Stato nell’area a prevalenza alawita;
– divisione della maggior parte del paese,
– con una secessione dei territori curdi nel Nord della Siria, da collegare eventualmente a quelli del Nord Irak e della Turchia,
– ma soprattutto la separazione dei territori sunniti dallo Stato siriano,
– pensabile la loro unione alle regioni sunnite irachene.
– Verrebbe in questo modo indebolito il governo sciita di Baghdad, tendenzialmente filo-iraniano.
– L’area dove risiedono gli Shammar è una parte rilevante del territorio in discussione;
– Inoltre, data la loro vicinanza al clan saudita, sul territorio oggi appartenente a Siria e Irak si creerebbe una struttura dipendente da Riad e filo-occidentale, simile al regime saudita nella politica interna.
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