Egregio Direttore
Davanti a un punto di vendita di telefonia Nokia, sotto le guglie del Duomo di Milano nella centralissima via Dante, è scattata l’azione di pubblico sputtanamento della Nokia.
Gli operai della Jabil dopo il licenziamento resistono da 2 anni nella fabbrica dove han sempre lavorato, sull’area Nokia, che fino qualche anno fa era anche il loro padrone.
Oggi questi operai avrebbero la possibilità di riprendere il lavoro con un nuovo padrone, ma Nokia, continua ad alzare il tiro sulle condizioni per poterlo fare. Eppure Nokia aveva sottoscritto di favorire la ripresa produttiva, ora che c’è un padrone vuole far saltare tutto.
Perciò gli operai Jabil hanno intensificato le iniziative di lotta e, dopo le iniziative dei giorni scorsi, oggi hanno organizzato lo sputtanamento del marchio Nokia, prendendo di mira il negozio in centro Milano.
Gli slogan e le parole d’ordine ruotavano anche intorno al fatto che Nokia, da colosso dell’industria delle telecomunicazioni, è diventato una congrega della speculazione sulle aree, facendone pagare il prezzo salato a migliaia di operai licenziati.
Tra questi gli operai Jabil che però resistono e sono più determinati che mai.
Prossime azioni di lotta sono imminenti.
I sostenitori e gli operai solidali di altre fabbriche, tengano i contatti aperti.
Saluti dal presidio Jabil di Cassina De’ Pecchi.
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