SULLA BARA UN NUMERO CON IL PENNARELLO

Egregio Direttore I famigliari trattenuti come malfattori dalle forze dell’ordine. Non possono avvicinarsi alle bare, sulle quali vorrebbero mettere almeno la foto del loro caro. Invece sulle 339 bare dei migranti annegati il 3 ottobre, è rimasto solo un numero scritto col pennarello, giusto per contarli, come si conta qualsiasi cosa. Le disposizioni dello Stato sono state chiare: non identificare le salme, in modo che nessun  famigliare li possa piangere da morti. Morti naufraghi con la colpa di essere considerati clandestini, anche da morti lo Stato gli nega l’identità. Sarà un funerale di guerra, come se andassero tutti in […]
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Egregio Direttore

I famigliari trattenuti come malfattori dalle forze dell’ordine.

Non possono avvicinarsi alle bare, sulle quali vorrebbero mettere almeno la foto del loro caro.

Invece sulle 339 bare dei migranti annegati il 3 ottobre, è rimasto solo un numero scritto col pennarello, giusto per contarli, come si conta qualsiasi cosa.

Le disposizioni dello Stato sono state chiare: non identificare le salme, in modo che nessun  famigliare li possa piangere da morti.

Morti naufraghi con la colpa di essere considerati clandestini, anche da morti lo Stato gli nega l’identità.

Sarà un funerale di guerra, come se andassero tutti in una fossa comune. Portando un fiore alle 339 bare, porteremo un fiore a ciascuno di loro.

Il modo migliore per ricordarli è lottare a fondo per farla finita con uno Stato che produce queste mostruosità, non si tratta di disgrazie.

Saluti da un estimatore di Operai Contro

 

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