Redazione di Operai Contro,
padroni e politici rubano i soldi dello stato. La popolazione paga con la morte le loro stragi.
La manutenzione idrogeologica del territorio è inesistente.
I politici hanno fatto cementare tutto: torrenti e fiumi
Ora fanno gli elogi degli scampati
Dopo il giorno del disastro in Sardegna è il giorno delle polemiche sul presunto mancato preavviso riguardo all’alluvione costata 16 morti e danni ingentissimi. Il bilancio delle vittime è rimasto invariato, mentre si è abbassato il numero degli sfollati, passati da 2.700 a 1.700.
Riguardo alle polemiche il capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha sostenuto che il suo dipartimento “ha diffuso l’allerta meteo 12 ore prima delle precipitazioni e lo ha trasmesso alle prefetture e alla Regione, che a sua volta deve allertare i comuni. Chiedete a questi enti cosa hanno fatto.Il sistema di allertamento nazionale fa riferimento allo schema costituzionale. La Protezione civile è una materia concorrente dove lo Stato dà le direttive e le regioni danno le norme di dettaglio”. Oggi, ha proseguito Gabrielli, sono in programma i funerali di dieci delle vittime del ciclone in Sardegna, mentre “abbiamo ancora da trovare un disperso e lavorare per dare assistenza agli sfollati e a chi si trova in situazione di difficoltà.
Non crede ci sia da recriminare sulle attività messe in campo il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci, che ha risposto indirettamente a Gabrielli: “L’allarme meteo è stato diramato ai comuni”, ha detto spiegando che a loro volta i comuni hanno attivato i piani. Del resto “è arrivato giù un evento meteo che ha dello straordinario, una piena millenaria, che ha scaricato in poco tempo una quantità d’acqua che normalmente si scarica in sei mesi su tutto il territorio nazionale. Un evento che ha la dimensione dell’apocalittico”.
Secondo il primo cittadino di Torpé (Nuoro), Antonella Dalu, “i sindaci sapevano che avrebbe piovuto molto, come sempre. Sono stata avvisata con il classico messaggio di criticità elevata, che riceviamo venti volte l’anno, ma nessuno poteva pensare ad un tale disastro”. Nel suo paese di tremila abitanti l’alluvione ha provocato una vittima, con un centinaio di famiglie sfollate e danni ingenti. “Abbiamo fatto il possibile, con un costante monitoraggio – ha concluso il sindaco – ma dalle 19 in poi è stato un disastro”.
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