Lo sciopero è ancora in corso: continua il picchetto alla DHL
Appuntemento domattina alle 5 in via delle industrie a Caleppio di Settala
Lo sciopero nazionale del 28 febbraio in realtà a Milano è cominciato il 27, con due presidi convocati sotto i cancelli degli hub di SDA e DHL, nella “zona industriale Francolino” di Carpiano
I presidi non si sono trasformati in sciopero per via dell’intervento diretto delle committenti che hanno spinto i consorzi Lintel (per DHL), e CPL (per SDA) a pubbilcare due comunicazioni che, nella sostanza accettavano i punti rivendicativi presentati in settimana, in linea con la piattaforma dello sciopero nazionale, riguardanti in particolare:
a) La retribuzione, anche se parziale, della malattia e totale dell’infortunio
b) Il pagamento integrale degli istituti contrattuali (oggi ancora al 75%)
c) L’affermazione della trattativa di 2° livello
d) Il pagamento forfettario delle differenze retributive pregresse
Grazie all’evidente vittoria politica e sindacale dei due Cobas aziendali, basata sulla minaccia di estendere lo sciopero fino a lunedì, gli operai “limitano il loro sciopero alla giornata del 28
Ben altra la situazione alla DHL di Settala (settore logistica) che con i suoi 320 addetti è uno dei siti più importanti della multinazionale tedcesca, dove il picchetto inizia già alle due di notte per contrastare il preannunciato tentativo aziendale di forzare un ingresso anticipato dei 50 crumiri rastrellati nelle rispettive case con pullmini aziendali
Differentemente dai 4 scioperi precedenti questa volta le cooperative (UCSA e Mdm) trovano una sorpresa: i facchini del Cobas hanno già picchettato ingressi e parcheggi e, novità assai edificante, anche gli addetti alla sicurezza della SKP hanno voltato le spalle all’azienda unendosi allo sciopero.
Man mano che trascorrono le ore il picchetto si ingrossa fino a circa 200 partecipanti, grazie al sostegno degil operai della vicina Number One (protagonisti la scorsa settimana di uno sciopero vincente per la riassunzione di due precari licenziati) della JetAirService di Segrate, della Ortofin, della DHL e dell’SDA di Carpiano, oltre che del coordinamento cittadino di sostegno alla lotta nelle cooperative
Decisamente inutili i tentativi di conciliazione della DHL che, pretendendo di demandare a futuri incontri con i 3 soggetti caporali, l’avvio di una trattativa, non faceva altro che imporre il proseguimento dello sciopero
Questa notte, con tutta probabilità, il tentativo di reclutare altri crumiri si ripeterà.
La battaglia di Settala concentra infatti tutti gli elementi cardine della campagna di scioperi che dal 22 marzo del 2013 ritmano l’incedere di un movimento di lotta divenuto ormai nazionale,
Oltre gli obiettivi sindacali in sè (che in questo caso coincidono con i risultati raggiunti ieri a Carpiano) si delinea sempre più chiaramente la messa in discussione del sistema di profitti costruito con estorsioni salariali e vessazioni continue garantite dal sistema caporalesco rappresentato dalle cooperative
Ed è per questo che il presidio rilancia l’appuntamento per questa notte a partire dalle 3, invitando tutti i solidali davanti ai cancelli per sostenere, con la presenza fisica, questa cruciale battaglia.
SI.Cobas Milano
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