GurgaonWorkersNews No.62 – Marzo 2014
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Gurgaon in Haryana è presentato come l’India splendente, un simbolo di successo capitalista promettendo una vita migliore per tutti dietro la porta dello sviluppo. A prima vista le torri per uffici e centri commerciali riflettono questa chimera e anche le facciate delle fabbriche di abbigliamento sembrano hotel a tre stelle.Dietro la facciata, dietro le mura della fabbrica e nelle strade laterali delle aree industriali migliaia di lavoratori mantengono il ratto-gara in corso, la produzione di auto e scooter per le classi medie che finiscono nel traffico sulla nuova autostrada tra Delhi e Gurgaon. Migliaia di giovani proletarizzate persone della classe media perde tempo, energie e le aspirazioni accademici su turni di notte nei call center, vendita di programmi di credito a persone della classe operaia negli Stati Uniti o schemi elettrici pre-pagate ai poveri nel Regno Unito. Accanto, migliaia di lavoratori rurali migranti-up radicate dalla crisi punto rurale e cucire per l’esportazione, in competizione con i loro fratelli e sorelle arrabbiati in Bangladesh e Vietnam. E il ratto-gara non si fermerà, alla periferia di Gurgaon, nuove zone industriali trasformano il terreno in eccesso di capacità. Il seguente bollettino documenta alcuni degli sviluppi in ed intorno a questa regione del braccio miserabile. Essa mira a uno scambio di collettivi dei lavoratori a forgiare traiettorie di là di Stato e il capitale.
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