Redazione di Operai Contro,
ho letto con grande interesse la lettera sugli operai delle Asturie.
Ne riporto alcuni pezzi (correggendo la traduzione):
” Circa diecimila operai hanno marciato con lo slogan ” nessun licenziamento o nessuna chiusura in Asturie . ”
” Per mesi , molti operai nelle Asturie hanno partecipato ad assemblee auto-organizzate per difendere il loro lavoro e dei loro diritti del lavoro .
Vogliono che siano gli operai che , direttamente , prendono le loro decisioni “, ha proclamato nella lettura del manifesto Isaac Perez , comitato Tenneco , aggiungendo:” . non negoziare o firmare nulla a nessuno per nostro conto ”
Qualche tempo addietro,sulle pagine di questo giornale, si era parlato di assemblee operaie.
Poi non se ne saputo più nulla.
Io ero uno di quelli che vi avevo scritto di essere favorevole alle assemblee operaie.
Ora vedo che dall’esperienza degli operai delle Asturie vengono alcune specificazioni:
– Per avere risultati occorrono molte assemblee
– Occorre avere chiaro gli obiettivi da porre in campo
– lotta ai sindacalisti collaboborazionisti
Io sono convinto che le assemblee servono. A noi operai non occorre un papa che ci porti la parola di Dio. Nelle assemblee operaie dobbiamo sostenere alcuni nostri obiettivi che tutti condividono.
Dobbiamo essere noi operai a prendere le nostre decisioni. Nessuno deve negoziare o firmare a nome nostro
Un operaio FIAT di Torino
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