Redazione di Operai Contro,
il governo dei padroni si fa bello perchè nominerà alla testa delle grandi società statali un numero di donne uguali al numero di uomini.
L’unica parità di genere che esiste in questa lurida società dei padroni è quella tra operai e operaie.
Sfruttati entrambi, resi schiavi per ingrassare i padroni.
Le donne che nominerà Renzi sono responsabili da anni dello sfruttamento delle operaie e degli operai.
Basta con questa lurida storiella le donne dei padroni hanno conquistato da anni i posti di sfruttatrici
Chi sono le donne di Renzi:
– . Patrizia Grieco: è stata presidente di Olivetti dal 2011. La sua carriera di manager inizia come amministratore delegato di Italtel e poi di Siemens Informatica. A novembre del 2008 viene nominata amministratore delegato di Olivetti. Dal giugno del 2011 – quando diventa presidente – mantiene entrambe le cariche fino a marzo del 2013. Tra gli altri incarichi, è componente del Consiglio di Amministrazione di Italgas S.p.A., di Save the Children, della Triennale di Milano e dello European Advisory Board di Guidant, società leader nel settore degli apparati medicali.
– Emma Marcegaglia: padrone delle fabbriche Marcergaglia, ex presidente della Confindustria
–Luisa Todini: Arriva alla guida di Poste Italiane da consigliere di amministrazione Rai in quota Pdl-Lega, dopo essere stata fra i più giovani eurodeputati della Forza Italia prima versione nel 1999: aveva 28 anni. Imprenditrice di nascita, giramondo per lavoro e per passione, versatile per vocazione Luisa Todini rientra nella scommessa rosa di Matteo Renzi. Una donna che piace a destra senza però dispiacere al centrosinistra. E che ha conquistato il grande pubblico
Le donne nominate da Renzi hanno una unica parità: sono delle sfruttatrici come i loro padri e le loro famiglie
Una operaia della Borletti
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