Redazione di OperaiContro,
tra meno di un mese padroni e politicanti richiameranno il gregge per la
consueta transumanza ai seggi.
Al fine di tarare in maniera consapevole ed oggettiva peso specifico,
intenzioni e priorità di ciascun partito, vorrei evidenziare come le
parole dell’attuale Ministro dell’Economia, Carlo Padoan, siano passate
lisce ed inosservate sotto il naso di tutte le segreterie di partito.
Padoan ha identificato in Marchionne “un esempio da seguire” grazie alla
sua “magnifica trasformazione industriale” (uscire da Confindustria? )
in grado di dare uno “choc positivo” al mercato del lavoro scavalcando i
contratti nazionali di lavoro.
Tutta la cosiddetta “sinistra” tanto allenata al (pur facile) gioco di
sberciare qua e là contro il governo Renzi ha lasciato sfilare il tutto
senza neanche far finta di mettersi di traverso; d’altronde, da un certo
punto di vista sarebbe anche coerente almeno per chi oggi annovera tra
le proprie fila ex dirigenti FIOM-CGIL che vedevano in Marchionne un
“bravo manager” ( si può ancora leggere integralmente la sua intervista
su “La Repubblica” del 26 ottobre 2007 a firma di Diego Longhin).
Si sono lasciati sfuggire l’occasione anche i più “duri&puri”
extraparlamentari che perseguitano in psicotropi revisionismi storici
sul socialismo reale e quelli con la falce&martello più grossa nel gioco
celodurista, quelli di Rifondazione rappresentati proprio da un ex
operaio della FIAT di Mirafiori.
Chiedo quindi per pietà, prima di ammorbare ogni mezzo di informazione
con ridondanti appelli al voto, almeno ai soggetti che compongono la
cosiddetta “base” di queste consorterie lautamente ripagate (dobbiamo
ancora dei soldi per la campagna elettorale di Ingroia… ) di tenere in
considerazione anche altre dinamiche, fatta salva ogni buona fede.
L’astensionismo vacanziero ed incosciente non ci porterà certo
all’implosione di un sistema irreversibilmente malato.
Operai non dobbiamo andare a votare proprio perchè consapevoli
dell’inutilità e dannosità della rappresentanza borghese per la nostra
classe.
Saluti Operai da Pavia
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