rassegna stampa
Der Spiegel 140520-21/Asia Times
Crisi Ucraina – Medvedev minaccia di rivolgersi alla Cina
Un accordo da $400 miliardi – La Russia fornisce gas alla Cina
Spiegel: L’accordo per la vendita di gas russo alla Cina, valore $400 MD, dovrebbe servire da segnale all’Occidente, che reagisce con sanzioni per l’ingerenza russa in Ucraina.
È questo un successo per Putin che, temendo per gli affari con l’Europa a causa della crisi ucraina cerca a maggior ragione nuovi clienti in Asia.
La capacità negoziale di Putin è erosa dal forte aumento di gas naturale da scisto prodotto negli Usa a basso prezzo.
L’accordo è importante anche per la Cina, affamata di energia.
– Dopo oltre un decennio di negoziati – il gruppo statale russo Gazprom e quello cinese CNPC hanno siglato un accordo per forniture di gas russo per 30 anni, a partire dal 2018, per almeno 38 MD di m3/anno, tramite un nuovo gasdotto che collega direttamente Russia a Cina, chiamato “Potere della Siberia).
– AT non è certo che si tratti di un contratto conclusivo, potrebbe essere solo un accordo di massima, oppure una dichiarazione di intenti; AT riferisce che stamattina il Financial Times ha riferito che il negoziato era stato interrotto memorandum. Gli investitori sono cauti.
– Sarebbe il maggiore contratto mai siglato da Gazprom.
– Il primo ministro russo, Medvedev, in un’intervista all’emittente Bloomberg: in futuro il gas russo potrebbe essere venduto alla Cina, invece che all’Europa, in caso del “peggio”.La Russia avrebbe riserve sufficienti per fornire sia l’Oriente che l’Occidente.
– I gruppi tedeschi, che già da tempo temono i rischi di uno scontro con la Russia, in caso di sanzioni economiche rigide temono di perdere affari redditizi a favore della concorrenza asiatica; la Russia si orienterebbe maggiormente verso l’Asia sia dal punto di vista economico che politico, secondo un documento della Camera di commercio tedesco-russa indirizzato anche al governo tedesco.
– L’economia tedesca registra concretamente le conseguenze della crisi ucraina: nel primo trimestre 2014 l’export tedesco verso la Russia è diminuito del 13% (valore complessivo €7,6MD, dati Ufficio statistico federale), in controtendenza rispetto all’andamento generale, che ha registrato +3,1%. Si rafforza la tendenza al calo iniziata o scorso anno: nel 2013 c’era già stato un calo del 5%, a €36MD, dell’export tedesco verso la Russia.
– Patiscono più della media i produttori di macchinari (-17%, a €1,9MD) ed auto (-18%, a €1,9MD).
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