Redazione di Operai Contro,
Il presidente americano Barack Obama ha dichiarato che il suo governo sta esaminando “tutte le opzioni“, dunque anche quella militare, per aiutare il governo di Baghdad contro l’avanzata dei militanti islamisti dell’Isis (Stato Islamico dell’Iraq e del Levante). ”La nostra squadra della sicurezza nazionale valuta tutte le opzioni”, ha dichiarato, aggiungendo di “non escludere nulla” quando si tratta di aiutare l’Iraq a difendersi dai ribelli.
Secondo Obama, che ha parlato in occasione della visita del premier australiano Tony Abbott, l’Iraq avrà bisogno di ulteriore assistenza da parte degli Stati Uniti per respingere la rivolta islamica, senza ancora specificare quale tipo di assistenza sia disponibile a offrire. Il presidente americano è stato duramente attaccato dall’opposizione repubblicana per la sua risposta alla crisi irachena, precipitata con la conquista di Mosul da parte degli islamisti dell’Isil. “Era un anno che vedevamo questo problema arrivare – ha detto lo speaker della Camera, John Boehner – e il presidente che fa? Schiaccia un riposino”.
Intanto continua a infuriare l’offensiva dei ribelli jihadisti dell’Isis che ha già provocato mezzo milione di profughi civili negli ultimi giorni, mentre l’esercito fatica ad opporre resistenza. I ribelli hanno lanciato un appello ai loro sostenitori per unirsi alla loro battaglia e marciare insieme versoBaghdad. Con un messaggio, il portavoce dell’Isis, Abu Mohammed Al-Adnani, ha esortato gli insorti a marciare verso la capitale e ha criticato il premier iracheno Nouri Al-Maliki per la sua “incompetenza”.
I padroni assassini degli USA sono pronti a massacrare
Dopo 10 anni la guerra in Iraq non è finita
Un osservatore
Comments Closed