Arriva l’estate e nelle linee alla Fiat cnh Modena, regna il caos, mancano spesso pezzi da montare perchè i fornitori in contenzioso con Fiat li fanno arrivare col contagocce. Tutti problemi che poi i capi e capetti scaricano sugli operai disagiando il nostro lavoro, per estorcere il massimo. Ricordiamo a tutti che da poco sono stati elargiti a 11.000 colletti bianchi in tutto il gruppo Fiat in Italia, “bonus” fino a 2000 euro, mentre circa 60.000 operai Fiat non hanno ricevuto un centesimo. Inoltre come operai ci tocca sentire le frasi di capi e ruffiani che ammoniscono “questa è la volta buona che chiudiamo”…oppure “A settembre ci sarà una bella sorpresa”. Intanto è nella gerarchia di fabbrica che c’e’ una certa “ristrutturazione” il direttore di stabilimento verrà spostato a Jesi a settembre. A seguire ci sarà un calo abbastanza grosso alla squadra dei ponti che coinvolgerà anche altre squadre collegate a quella produzione.
CI SONO SINDACATI E SINDACATI?
Esponenti della Fiom dicono sempre a noi operai “ci sono sindacati e sindacati”, vero, In Fiat i sindacati sono sette, gli operai Fiat hanno condizioni mediamente peggiori degli altri metalmeccanici. Già questo dovrebbe far riflettere e agire di conseguenza. E’ notorio che i dirigenti Fiat hanno sfruttato questa “competizione fasulla tra le sigle sindacali” per fare il mazzo agli operai. Ora sembra che vogliano fare dei colpi di teatro sulla faccenda del ccsl, ma non incantano. Hanno paura che gli operai si incazzino seriamente perché le condizioni stanno diventando insopportabili.
CONDIZIONI DEGLI OPERAI IN Fiat
Da Anni il salario medio di circa 1250 euro è insufficiente per vivere con un minimo dignitoso, la maggioranza degli operai sono fermi al 3° livello metalmeccanico, con anni di anzianità, gli interinali sono a ciclo continuo, escono ed entrano qualche mese e poi via, il lavoro è sempre più faticoso e duro, altro che modernità ed ergonomia, il wcm al di là delle chiacchiere aziendali si sta rivelando un ulteriore stretta sui tempi di cartella degli operai. Le sigle sindacali firmatarie hanno aspettato di vedere come andava lo sciopero al primo sabato obbligatorio richiesto l’altra settimana e poi ieri hanno messo fuori un volantino da commedianti dove legano il rinnovo del ccsl al blocco degli straordinari, ma è una finzione mal riuscita. Innanzitutto questo ccsl non ha nessun consenso tra gli operai fu’ imposto da Fiat con l’uscita dal contratto nazionale.
Noi dichiariamo sciopero del sabato per ben altri e più pressanti motivi:
Due giorni fa, di notte, c’è stato un infortunio ad un operaio. Ex manutentore passato nel reparto ex comau è stato investito dalla caduta di un ponte del trattore sulla gamba, frattura netta della tibia. La mancanza di sicurezza in fabbrica è ritornata a livelli allarmanti, d’altronde è ancora pendente (anche se a fine grado di tribunale) la “reintegra” di un operaio saldatore che sempre denunciava le carenze, i rischi, e pericoli, al quale vengono posti tutti gli operai dei reparti produttivi. Infine l’assemblea generale degli operai per discutere e organizzarsi in fabbrica, appartenente agli stessi è ancora fatta ostaggio dalle sigle sindacali divergenti, e la direzione Fiat è ben contenta di questa situazione. Rigettiamo il ccsl di lor signori.
Per tutti questi motivi dichiariamo S c i o p e r o del sabato,
e chiediamo a tutti gli operai di astenersi dal fare ogni tipo di lavoro straordinario
A cura di Gruppo di Operai FIAT CNH di Modena
Modena 19 giugno 2014
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