Redazione di OperaiContro,
il settore produttivo, l’industria, continua ad essere il traino dell’economia capitalista. Il ruolo degli operai nel sistema borghese resta centrale.
Sfogliando gli straccetti di regime ogni giorno è un piagnisteo di crisi, mancanza di commesse, operaie ed operai lasciati in mezzo ad una strada; ed entro il prossimo anno se tutto va secondo i piani, il governo Renzi-Poletti prevede la cancellazione di cassa integrazione e mobilità.
I padroni italiani intanto continuano a macinare vagonate di milioni con i padroni degli altri Stati. Ad esempio il bilancio 2012 di FERRARI gruppo FIAT si è chiuso con il miglior dato di sempre, con ricavi per 2,4 miliardi di euro. Grazie alle commesse dei petrolieri russi e dei petroldollari sauditi.
Ma certe notizie non è bene evidenziarle: le commesse all’estero vanno tenute lontano dai picchetti e dai presidi, citate solo sui quotidiani di settore come IL SOLE 24 ORE.
Ecco come l’ISTAT indichi la fase favorevole per i profitti dei padroni.
Saluti Operai da Pavia,
M.L.
Secondo l’Istat gli ordinativi dell’industria italiana crescono, mentre il fatturato torna ad essere in calo
20-06-2014 INDUSTRIA ISTAT | Gli ordinativi dell’industria italiana crescono anche ad aprile, con un aumento del 3,8% su marzo, grazie al traino arrivato dall’estero, che fa segnare il rialzo più forte dal settembre del 2009 (+9,2%). Lo rileva l’Istat, che segna un incremento delle commesse del 6,2% su base annua. Il fatturato, invece, torna in calo, cedendo su base mensile lo 0,2%. Una flessione su cui pesa la negativa performance del mercato nazionale, controbilanciata solo in parte dall’aumento sull’estero. Il parametro continua a segnare rialzi nel confronto annuo, con un aumento del 2,2% (corretto per effetti calendario).
La crescita mensile degli ordini è quindi esclusivamente merito del ‘boom’ ottenuto fuori confine, mentre sul territorio nazionale le commesse segnano una flessione dello 0,4%. Su base annua, l’Istat registra variazioni positive su entrambi i fronti, anche se il risultato sull’estero è molto più netto (+13,7% contro il +0,9% dell’interno). L’Istituto spiega che la buona performance degli ordinativi ad aprile è soprattutto dovuta a due appalti, uno relativo a materiale rotabile e l’altro a sistemi elettronici a questo connessi. Non a caso, aggiunge, gli incrementi più decisi riguardano la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+48,0%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (+34,6%). Al contrario le contrazioni più consistenti si registrano nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (-3,9%), nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-3,6%) e nelle fabbricazioni di prodotti chimici (-2,7%).
Il fatturato continua comunque a segnare rialzi nel confronto annuo, con un aumento del 2,2% (corretto per effetti calendario). Rispetto a marzo, infatti, i ricavi esteri salgono delle 0,6% mentre sul mercato interno subiscono una contrazione dello 0,5%, che porta il dato complessivo in negativo, dopo il rialzo del mese scorso. In termini tendenziali, invece, l’Istat ha registrato aumenti sia sul territorio italiano (+1,6%) sia, in maniera più decisa, fuori confine (+3,4%). Se si guarda alla variazione grezza l’aumento annuo nel totale risulta pari al 2,3%, con il contributo più forte che arriva dalla componente interna dei beni si consumo non durevoli. Tornando ai dati corretti per gli effetti di calendario, ad aprile, su base annua, i rialzi più significativi si osservano nei settori della fabbricazione di mezzi di trasporto (+11,9%), delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+7,2%) e delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+5,9%); mentre le diminuzioni più marcate si rilevano nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,2%), nell’estrazione di minerali da cave e miniere (-2,9%) e nella fabbricazione di prodotti chimici (-2,8%).
Fonte: Ansa
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