Redazione di Operai Contro,
È entrata in vigore la tregua di sette ore decisa da Israele nella Striscia di Gaza, a eccezione di Rafah, dove domenica un missile sparato contro una scuola dell’Onu ha provocato la morte di dieci civili palestinesi.
Netanyahu ha precisato che la tregua non sarà valida nelle zone in cui i soldati stanno ancora operando, e che l’esercito risponderà a qualsiasi attacco in questa finestra temporale.
Subito dopo la sua entrata in vigore un raid aereo ha colpito una casa nel capo profughi di al-Shati a Gaza City, uccidendo una bambina di otto anni, Aseel Muhammad al-Bakri, e causando almeno 30 feriti. Tra questi ci sono altri piccoli e sono stati trasportati presso l’ospedale al-Shifa di Gaza.
Un portavoce dell’esercito israeliano ha annunciato che sono in corso verifiche. Ma testimoni e giornalisti sul posto sostengono di aver udito il sibilo di un missile lanciato da un F-16 sulla casa situata in mezzo a due alti palazzi alle 10.06, sei minuti dopo l’inizio della tregua. La zona colpita non è nell’area di Rafah esclusa dalla pausa.
I criminali di Israele sono liberi di uccidere i Palestinesi.
La tregua è una farsa
Almeno 11 palestinesi sono rimasti uccisi nella notte in raid aerei a Gaza. Lo ha denunciato il portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Qedra. Secondo fonti palestinesi dall’8 luglio, ovvero dall’avvio delle operazioni israeliane contro l’enclave palestinese,
E’ salito a 1822 il numero dei palestinesi uccisi, inclusi 398 bambini, il bilancio dell’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. Lo riporta il ministero della Salute di Gaza secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Maan. I feriti palestinesi sono 9.370, dei quali 2.744 bambini. Secondo i dati dell’Onu circa 373mila bambini hanno bisogno di sostegno psicologico per i traumi relativi alla guerra. Secondo i dati forniti da varie associazioni, sono state distrutte oltre 10 mila case. Sessantaquattro i militari e due i civili israeliani morti dall’inizio dell’offensiva.
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