Caro Operai Contro,
“Non lasceremo a spasso nessuno”, aveva assicurato Lupi ministro dei trasporti riguardo i 2.250 lavoratori resi esuberi dall’accordo Alitalia-Etihad. Invece l’altro ieri la costituenda nuova società, ha comunicato direttamente ai lavoratori interessati il loro licenziamento attraverso la mobilità.
La protesta che ne è seguita è stata l’applicazione alla lettera del contratto – e non in base al flusso di traffico e bagagli molto elevato in questo periodo – ha scombussolato l’intero trasporto di Fiumicino, con un ritardo di consegna dei bagagli che arriva fino a due giorni, pesanti disagi per turisti e passeggeri, che a loro volta ne chiedono i risarcimenti alla nuova compagnia.
La Cgil che non ha firmato l’accordo, riceve il plauso della prefettura di Roma perché “con senso di responsabilità ha sospeso le assemblee previste per domani e dopodomani”. Assemblee nelle quali i facchini e i lavoratori, dovevano fare il punto della situazione e decidere nuove iniziative. Così sono rimasti spiazzati mentre la prefettura minaccia di precettarli.
Con la limatura degli ultimi punti dell’accordo, arrivano i primi licenziamenti. Mi auguro che questi facchini e lavoratori trovino comunque il modo di continuare le loro proteste, non avendo niente da perdere. La Cgil non ha firmato questo accordo, non certo per tutelare i suoi iscritti. Oltre a negare la base logistica per le assemblee, se ne guarda bene (come pure altri sindacati) di mobilitare altre categorie contro la mostruosità di 2.250 licenziamenti.
Saluti Oxervator
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