Sale di nuovo la tensione a Ferguson, in Missouri, dove da giorni sono in corso proteste contro la polizia per l’uccisione di un 18enne di colore, Mike Brown. Una persona è rimasta ferita da colpi di arma da fuoco e sette altre sono state arrestate a Ferguson. Il ferito è in condizioni critiche. Lo riferisce il capitano della Missouri State Highway Patrol, Ron Johnson, spiegando che gli scontri sono scoppiati quando la polizia ha scelto di intervenire con lacrimogeni dopo che alcuni manifestanti, circa duecento, hanno violato il coprifuoco, continuando a restare in strada anche dopo mezzanotte. Il governatore del Missouri Jay Nixon ha infatti dichiarato lo stato di emergenza e il coprifuoco nel sobborgo di St. Louis. Nixon, che è corso a Ferguson dopo gli scontri di sabato sera tra manifestanti e polizia, ha dichiarato che lo Stato non consentirà a una manciata di saccheggiatori di mettere in pericolo la comunità. «Questo è un test. Gli occhi del mondo stanno guardando. Non possiamo permettere che la cattiva volontà di pochi venga a minare la buona volontà di molti. Ci deve essere calma se la giustizia funziona», ha dichiarato parlando in una chiesa di Ferguson.
Dal Missouri alla California
La protesta si è estesa anche a Oakland e Berkeley, in California dove i dimostranti hanno dato fuoco a un cassonetto della spazzatura, due persone sono state arrestate per resistenza a pubblico ufficiale. Nel corteo di Oakland invece, che perlopiù si è svolto in modo pacifico, un poliziotto è stato aggredito e per questo è stato ricoverato in ospedale, da cui è stato dimesso poco dopo. La polizia di Oakland ha fatto sapere che l’agente è stato aggredito mentre provava a compiere un arresto, mentre contro altri due poliziotti è stato spruzzato spray al peperoncino ma i due sono stati curati sul posto. Sempre a Oakland due uomini di circa 40 anni sono stati arrestati: uno per aggressione a un agente e l’altro per resistenza a pubblico ufficiale
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