Redazione,
Dall’inizio dell’anno potrebbero essere morti annegati nel Mediterraneo almeno 2.000 immigrati
– 250 delle quali su un barcone di cui non si hanno notizie da due mesi.
A calcolarlo è don Mussie Zerai, sacerdote di origine eritrea che presiede in Italia l’agenzia Habeshia, che raccoglie e diffonde segnalazioni sulla sorte di migliaia di profughi e migranti finiti nella rete dei trafficanti di esseri umani.
Un calcolo, il suo, che si basa proprio sulle segnalazioni – da parte di compagni di viaggio e familiari – di persone che hanno preso il mare e non si trovano più: nè nei centri di accoglienza in Italia o in Tunisia, nè in quelli di detenzione in Libia.
L’ultima mattanza è di ieri.
Un barcone con almeno 250 immigrati è affondato.
L’affondamento è avvenuto ieri sera ma solo in queste ore si delinea la portata della sciagura. Era un barcone con a bordo circa 250 immigrati dai paesi dell’Africa sub sahariana e del quale si sono ben presto perse le tracce, al largo di Tripoli. Solo 16 persone sono state tratte in salvo ma oltre 200 risulterebbero disperse. E a metà pomeriggio erano venti i cadaveri recuperati in mare. Le vittime sono in maggioranza somali ed eritrei.
Lo torno a dire i criminali sono i padroni che hanno distrutto in Africa l’economia di sopravvivenza.
I criminali sono i politici come Alfano che da la caccia agli immigrati
i criminali sono i borghesi che negano agli immigrati la libera circolazione, consegnandoli nelle mani degli scafisti
Spero che gli immigrati si organizzino e portino la guerra ai criminali
Un senegalese
Dicono tutti che siamo un paese di avvocati e dottori, allora chiedo: Cosa ci fa ancora a Roma Alfano? Non dovrebbe essere all’Aja davanti alla Corte penale internazionale, il cui compito è proprio quello di giudicare individui ritenuti colpevoli di crimini internazionali?
Il fatto che questo evento non si sia ancora materializzato ne conferma un altro, da tempo consolidato: In questo straccio di paese non c’è più un’opposizione decente.