Redazione di Operai Contro,
L’Alcoa chiuderà l’impianto di Portovesme, nella provincia di Carbonia-Iglesias. In una nota ufficiale della società americana si legge che la chiusura è dovuta all’alto costo di produzione dell’alluminio. Alcoa, società che è quotata a Wall Street, comunica inoltre che la chiusura dell’impianto in Sardegna ridurrà la capacità di fusione globale di Alcoa di 150.000 tonnellate annue, e che quindi scenderà a 3,6 milioni di tonnellate.
La Alcoa spiega che “la fonderia di Portovesme nel 2012 venne chiusa perché aveva uno dei più alti costi di produzione nel sistema Alcoa, ed aveva limitate prospettive per diventare competitivo”. “Le ragioni fondamentali che hanno reso la fonderia di Portovesme non competitiva, purtroppo, non sono cambiate” da allora, ha detto Bob Wilt, Presidente Alcoa Primary Products, motivando l’odierno addio all’impianto. “Continueremo a rispettare gli impegni assunti per i nostri dipendenti e i nostri stakeholder, in buona fede, come abbiamo sempre fatto” ha aggiunto. La chiusura è in linea con la strategia di Alcoa per creare una business commodity a livello globale competitiva. Il totale oneri degli di ristrutturazione nel terzo trimestre 2014 a seguito della chiusura di Portovesme dovrebbero essere tra i 170 milioni dollari e 180 milioni dollari al netto delle imposte, ovvero tra 0,14 e 0,15 dollari per azione, di cui circa il 60 per cento è non-cash.
L’azienda ha altresì confermato, di concludere i rapporti di lavoro e la relativa messa in mobilità non prima del 31 dicembre 2014”.
I sindacati chiedono l’intervento del governo regionale e di Renzi.
Che cosa dovremmo chiedere noi operai?
Un nuovo padrone che ci dia lavoro
Operai perché non diciamo basta al lavoro salariato?
Vadano a lavorare i sindacalisti, Renzi e il governo Regionale.
Portiamo la nostra lotta in tutta la Sardegna.
Basta CON IL LAVORO SALARIATO
Basta CON I PADRONI
UN OPERAIO ALCOA
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