In una lettera a pagamento pubblicata dal New York Times 327 tra sopravvissuti e discendenti di vittime della follia nazista condannano il “massacro” operato dall’esercito di Gerusalemme nella Striscia e criticano gli Usa per il sostegno economico fornito allo Stato ebraico, di cui chiedono il “boicottaggio”. L’iniziativa è la risposta ad uno scritto in cui il premio Nobel Elie Wiesel paragona Hamas ai nazisti e li accusa di” sacrificio di bambini”
“Come ebrei sopravvissuti e discendenti di sopravvissuti e vittime del genocidio nazista – si legge nella lettera, pubblicata a pagamento sul New York Times il 23 agosto– inequivocabilmente condanniamo il massacro di palestinesi a Gaza e l’attuale occupazione e colonizzazione della storica Palestina”, affermano i 327 firmatari. L’iniziativa prende spunto da uno scritto pubblicato a pagamento da molti media internazionali tra cui lo stesso New York Times, il Wall Street Journal, ilWashington Post e il Guardian, in cui il premio Nobel Elie Wiesel paragona Hamas ai nazisti e li accusa di” sacrificio di bambini”. “Siamo disgustati e oltraggiati dall’abuso fatto da Wiesel della nostra storia in quelle pagine per giustificare l’ingiustificabile: gli sforzi di Israele per distruggere Gaza e l’uccisione di oltre 2.000 palestinesi, tra cui centinaia di bambini. Nulla può giustificare il bombardamento di rifugi dell’Onu, case, ospedali e università”.
“Dobbiamo tutti alzare la voce e usare il nostro potere collettivo per arrivare alla fine di ogni forma di razzismo, compreso il genocidio di palestinesi in corso. Chiediamo un’immediata fine dell’assedio e dell’embargo a Gaza”, scrivono infine i firmatari della lettera, che si conclude con un appello per “un totale boicottaggio economico, culturale e accademico di Israele”. Lo slogan “‘Mai più‘, concludono i firmatari, deve valere per tutti”.
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