Caro Operai Contro,
non centra il maltempo, nè il terremoto. Il botto viene dall’esito – rivelatosi un boomerang – del questionario voluto dal Comune di Modena riguardo il servizio del trasporto pubblico, Seta. I voti arrivano tra il 6 e il 7. La lista delle lamentele è ben nutrita, con prevalenza dell’incazzatura degli utenti del servizio extraurbano.
Costi dei biglietti eccessivo rispetto alla qualità dei servizi, puntualità latente, scarso il numero delle corse, pulizia insufficiente, scadente il comfort del mezzo, poche le pensiline alle fermate, cambi di orari comunicati all’ultimo minuto, ritardi aumentati da quando gli autisti devono fare i biglietti a bordo. La testimonianza di Alan Giarnese, 19 anni e utente del servizio sia urbano che extraurbano, conferma le criticità: “La pulizia è scarsa, tra rifiuti e scritte gli autobus dovrebbero essere tenuti meglio, il prezzo è decisamente alto rispetto al servizio ricevuto ed è aumentato rispetto a qualche anno fa”. Quanto al servizio extraurbano, costi alti, puntualità saltuaria, zero tempestività per le variazioni, e poche corse: “Soprattutto la mattina: la corriera sembra un carro bestiame”, conferma Alan. Tra i contestatori anche gli stessi autisti per tempi di percorrenza sempre più stretti, anche loro riconoscono che i rincari delle tariffe sono ingiustificati.
In tempi di bombe d’acqua, un’altro tipo di bomba a rischio deflagrazione si va ingravidando.
Saluti da un lettore.
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