Redazione,
gli operai fanno paura ai padroni.
A Torino due giorni di lotta e due volte è intervenuta la polizia
Si sta determinando in Italia una situazione di grave tensione sociale.
La tensione è così grave da destare “preoccupazione” e indurre a metà settembre Sergio Chiamparino, presidente del Piemonte e della Conferenza delle Regioni, a scrivere una lettera al ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
Argomento della missiva, cassa integrazione e mobilità in deroga. L’erogazione degli ammortizzatori sociali spetta infatti alle Regioni, ma i finanziamenti arrivano dallo Stato: sotto accusa sono i ritardi di Roma, che costringono gli enti locali ad essere “sottoposti quotidianamente a forti pressioni da parte dei lavoratori che da mesi non percepiscono alcun trattamento”.
Parole pesanti, dunque, quelle di Sergio Chiamparino, che dipingono uno scenario potenzialmente esplosivo.
La situazione più recente, dove questa tensione si è toccata con mano, è quella di Meridiana. La compagnia aerea, all’inizio di settembre, ha annunciato 1.634 licenziamenti e ha blindato la propria sede, facendo erigere un muro di acciaio e filo spinato attorno agli uffici direzionali di Olbia. Durante un incandescente incontro tra azienda e lavoratori, poi, il presidente della società Marco Rigoni è stato oggetto di insulti e fischi. In altri casi, tuttavia, si è passati dalle parole allo scontro fisico e all’intervento della forza pubblica.
A maggio 33 lavoratori, tutti dipendenti di una cooperativa appaltatrice dell’Ikea di Piacenza, la San Martino, e tutti iscritti al sindacato Si Cobas, sono stati sospesi con l’accusa di aver bloccato il lavoro nel deposito mettendo in pericolo la sicurezza dei dipendenti. I primi blocchi degli ingressi, con annessi scontri con la polizia, si sono registrati pochi giorni dopo le sospensioni, mentre altri tafferugli si sono verificati il 26 luglio, con tre feriti tra manifestanti e agenti.
Blocchi, scontri e contusi anche al centro agro-alimentare di Grugliasco, in provincia di Torino. Qui, il 23 maggio scorso, si è tenuta una manifestazione contro il licenziamento di cinque dipendenti di una cooperativa
Alla cooperativa Sgb, che gestisce i magazzini della Granarolo, i blocchi dei cancelli sono iniziati nel maggio del 2013 dopo il licenziamento di 41 facchini che avevano protestato contro il taglio del 35% dei salari.
Si sono registrati diversi scontri con la polizia: dall’inizio della vertenza, la Digos ha inoltrato alla procura 283 denunce. Per i blocchi del 29 ottobre 2013, in particolare, sono arrivati sei avvisi di fine indagini, per istigazione a delinquere, violenza privata e turbata libertà dell’industria. Nel frattempo, il presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari girava con la scorta.
A termini Imerese gli operai da tre anni licenziati dalla FIAT vengono tenuti Buoni con il bluff della Grifa
A Terni l’AST minaccia licenziamenti che coinvolgerebbero 5000 operai. Gli operai dell’AST sono scesi in lotta duramente e i sindacati devono fare molta attenzione
Redazione
padroni, governo e sindacati pensavano che potevano continuare in eterno il giochetto dei tavoli
Gli operai si arrabbiano
Per questo noi operai dobbiamo costruire il nostro partito.
Prima o poi si arriverà alla lotta senza quartiere
Un operaio
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