Redazione di Operai Contro,
dopo l’uccisione dell’ecologista Rèmi Fraisse, da parte della polizia la protesta si estende
NANTES, 1 NOV – Violenti incidenti sono scoppiati in alcune città della Francia oggi durante manifestazioni di protesta indette dopo la morte, avvenuta sei giorni fa in scontri con la polizia, di Rèmi Fraisse, 21 anni, ecologista.
Il ragazzo, 21 anni, è stato ucciso durante i violenti scontri tra manifestanti e gendarmeria una settimana fa sul cantiere della contestata diga di Sivens. Nella manifestazione di sabato centinaia di persone, 800 secondo le forze dell’ordine, si sono scontrate con la polizia che ha risposto lanciando gas lacrimogeni, granate assordanti e proiettili di gomme. Sulla morte di Remi è stata aperta un’inchiesta. Secondo l’autopsia, il ragazzo sarebbe stato ucciso da un’esplosione. Nei giorni scorsi, la procura ha detto che tracce di Tnt, l’esplosivo contenuto nelle granate lanciate dai gendarmi, erano state ritrovate sui vestiti del ragazzo (Afp)
Sia a Nantes che a Tolosa sono scesi nelle strade migliaia di giovani, vi sono stati numerosi feriti e una ventina di arresti.
Un lettore
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