Al corteo per lo sciopero sociale di Bari c’erano tutti. Mancavano solo gli operai.
Vigili del fuoco, Cobas, Usb, Usi, Rifondazione, Partito comunista dei lavoratori, Partito di alternativa comunista, Antifascist action, Lega degli studenti, Lavoratori ex Lsu… C’erano quasi tutti al pacifico corteo per lo sciopero sociale a Bari.
Tanti (in realtà pochi!) membri di gruppetti e partitini, rappresentanti di se stessi, ciascuno con la propria bandierina e il proprio striscionino. E dietro di loro, ad animare la stanca processione, un gruppone di studenti, in prevalenza di istituti tecnici, variopinti, chiassosi, agitati, generosi, inconcludenti.
C’erano tutti, mancavano solo gli operai. A parte qualcuno schierato nel proprio gruppetto, quindi non partecipante come operaio di una fabbrica, e un manipolo di operai della Bari Fonderie Meridionali che esibiva lo striscione invocante “Salvate la BFM”!
E di tutto si parlava e si gridava: tasse, lavoratori, precari, crisi, scuola, grandi opere, reddito garantito e così via. Ma niente su fabbriche che chiudono, zero assoluto su operai licenziati, presidi, occupazioni, nessuna solidarietà militante con gli operai. Nessuno dei partecipanti alla mesta processione ha speso un euro o un minuto di tempo per distribuire un volantino sullo sciopero sociale nella zona industriale di Bari, nessuno, tanto meno, ha organizzato un picchetto davanti a una qualsivoglia fabbrica.
I piccolo-borghesi, rovinati dalla crisi o senza futuro, si riuniscono in piazza per esprimere il proprio malcontento. Parlano di sé, parlano per sé. E non fanno paura a nessuno. Anzi al loro interno allignano e crescono molti attuali e futuri nemici della classe operaia.
Di fronte a tale narcisismo piccolo-borghese, cresce fra gli operai l’esigenza di essere uniti in fabbrica e di unirsi agli operai di altre fabbriche, aumenta il bisogno di confrontarsi, scambiarsi esperienze, stare e organizzarsi insieme. Gli operai uniti in un forte partito operaio sapranno essere punto di riferimento e guida anche per i giovani, i precari, gli studenti sinceri che sceglieranno di stare dalla loro parte.
SALUTI OPERAI DALLA PUGLIA
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