Redazione,
la guerra mondiale si allarga nell’europa dell’Est
Padroni dell’Ucraina si combattono, padroni Russi intervengono, padroni polacchi intervengono
Altro che pace
Un amico
La tensione tra la Russia e la Polonia, già alta con l’inasprirsi della crisi ucraina, si arricchisce di un nuovo episodio. Oggi Mosca ha espulso diversi diplomatici polacchi in risposta ad una identica misura del governo polacco. La decisione è arrivata dopo un analogo provvedimento adottato dal governo polacco dopo uno scandalo di spionaggio che ad ottobre aveva portato all’arresto di un ufficiale dell’esercito polacco accusato di spiare per conto della Russia e di un’altra persona con doppia nazionalità polacca e russa.
“Purtroppo le autorità polacche hanno fatto questo passo di inimicizia e assolutamente infondato”, ha fatto sapere il ministero degli Esteri russo. In relazione a questo, “la Russia ha adottato misure di risposta adeguate” e una serie di diplomatici polacchi hanno abbandonato il territorio russo per “attività incompatibili con il loro status”. Il ministero degli esteri russo non ha specificato il numero di diplomatici polacchi espulsi dalla Russia nè dei russi che hanno dovuto abbandonare la Polonia. La Germania sabato ha reso noto che uno dei suoi diplomatici è stato espulso da Mosca, dopo che i giornali tedeschi avevano scritto che era una spia al soldo di Mosca.
Dopo il gelo tra i leader europei e Vladimir Putin al G20 di Brisbane, oggi i ministri degli Esteri della Ue sono riuniti a Bruxelles per discutere delle nuove eventuali sanzioni alla Russia legate alla crisi Ucraina, che si dovrebbero concretizzare con un allargamento della lista nera delle personalità cui saranno congelati i beni e a cui sarà vietato l’ingresso nel territorio dell’Unione europea.
“L’Ucraina sarà il punto principale nell’agenda del Consiglio Esteri dell’Ue ha affermato lady Pesc Federica Mogherini, che ha precisato: “Sicuramente discuteremo le sanzioni, ma non solo. Dobbiamo lavorare anche sugli altri due pilastri: le riforme a Kiev ma anche il dialogo con la Russia per trovare una soluzione alla crisi”.
Intanto nell’Ucraina orientale scricchiola sempre di più il cessate il fuoco siglato a Minsk a settembre. Nelle ultime 24 ore sei soldati e tre poliziotti ucraini sono stati uccisi dai ribelli filorussi nell’est separatista dell’ucraina. Altri nove soldati e cinque poliziotti sono stati feriti. Pochi giorni Kiev aveva denunciato, supportata dalla Nato, un nuovo massiccio ingresso di uomini e mezzi dalla Russia a supporto dei ribelli filorussi. Ieri il presidente ucraino Petro Poroshenko aveva sottolineato che l’Ucraina è “pronta alla guerra totale con Mosca”.
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