Redazione,
Napolitano è stupito dal dilagare della corruzione.
Eppure qualcuno doveva dirglielo che Renzi governa con l’accordo che ha fatto con il pregiudicato Berlusconi.
Povero Presidente non lo sa.
“Non spetta al capo dello Stato valutare la “riforma della giustizia”.
A chi spetta?
Ma Giorgio Napolitano al Csm dice anche: “Modifiche improvvisate ai codici accentuano i problemi”.
Ha ragione Napolitano i giudici devono andare con calma.
Il presidente della Repubblica ricorda il “dilagare“ della corruzione” con chiaro riferimento alle ultime inchieste e in particolare quella dei pm romani che hanno svelato come Mafia Capitale avesse infiltrato e inquinato molti appalti del Comune di Roma avendo a libro paga amministratori di destra e di sinistra. Ma va la amministratori di destra e sinistra?
Ma non era Napolitano che dichiarava che l’antipolitica era una patologia.
Abbiamo letto male
Dal Colle arriva una riflessione rispetto al “protagonismo” di magistrati, che in passato si sono occupati di crimini dei colletti bianchi. Il presidente si dice colpito dal diffondersi del fenomeno che costa all’Italia 60 miliardi l’anno, ma pone l’attenzione anche su quelli che in passato sono stati alcuni vizi delle toghe. Contro “il diffondersi della corruzione e della criminalità organizzata emerse in questi giorni è fondamentale l’azione repressiva affidata ai Pm e alle forze di polizia”.
Non abbiamo capito: è un invito ai magistrati a stare attenti a non diffondere la patologia?
Dal Quirinale anche un invito: “Politica e giustizia non siano mondi ostili, serve misura”.
Non abbiamo capito; la giustizia non deve essere ostile ai politici corrotti?
Presidente lei rischia di confonderci
Un lettore
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