Redazione,
la terza guerra mondiale, prosegue in Ucraina, con stragi di civili.
I padroni nostrani riportano la cronaca, ma la situazione è come in medio oriente.
I soldati di Kiev massacrano i civili
Gli operai hanno una sola posizione: guerra alla guerra dei padroni
Un lettore
dal corriere
Donetsk, bombe alla fermata del tram: feriti e almeno tredici morti
Colpi di mortaio hanno centrato la fermata di un tram nel quartiere Leninski di Donetsk, roccaforte dei separatisti filorussi. La tv Rossia 24 mostra il bus distrutto e i cadaveri
Almeno tredici persone sono morte e decine sono rimaste ferite in seguito ad una serie di colpi di mortaio che hanno centrato la fermata di un tram nel quartiere Leninski di Donetsk, roccaforte dei separatisti filorussi. Lo riferiscono i media russi e quelli dei ribelli.
Strage alla fermata
Secondo i testimoni oculari citati dall’agenzia dei ribelli «Dan-news Info», la fermata sarebbe stata colpita da cinque presunti colpi di mortaio mentre stava passando un tram e un filobus, che ha preso fuoco, insieme ad un’auto di passaggio. Secondo un rappresentante del ministero della difesa dell’autoproclamata repubblica di Donetesk, Eduard Basurin, ci sono nove morti e nove feriti. La tv Rossia 24 mostra un bus distrutto da un ordigno, cadaveri alla fermata e dentro lo stesso bus.
Si combatte per conquistare l’aeroporto
Intanto, nelle ultime 24 ore, sei militari ucraini sono rimasti uccisi nei combattimenti per l’aeroporto di Donetsk, mentre altri 16 sono stati feriti e fatti prigionieri. Altri 20 – riferisce il ministero della difesa ucraino, citato da Interfax – sono riusciti ad abbandonare il terminal. Il giornalista ucraino Yuri Butusov, direttore del sito web Censor.net, ha confermato il ritiro degli ultimi soldati dall’aeroporto di Donetsk. «Il nuovo e il vecchio terminal, la torre di controllo e tutto quello che poteva servire per la difesa – ha riferito Butusov su Facebook – è stato completamente distrutto. Gli ultimi difensori sopravvissuti hanno abbandonato oggi il nuovo terminal».
Io non citerei Butusov ed il suo straccetto virtuale di regime censor.net
Non si può raccontare una guerra dove i giornalisti di RT sono “propagandisti” e l’Esercito Popolare “terroristi russi”.
Non si possono citare fonti di chi sta apertamente con i massacratori di civili nell’Est.
Aspetto ancora che qualche solone mi mostri una scuola, un ospedale, una casa, un villaggio colpito dall’Esercito Popolare in territorio ukraino.
Ai soloni, per la dimostrazione del contrario, tutto il tempo che vogliono, naturalmente…