Mercoledì 21 gennaio si è svolta l’assemblea generale dei lavoratori del Teatro iscritti alla CGIL.
La Direzione del Teatro, dopo aver prima negato (con il vecchio sovrintendente Lissner) e poi tergiversato, ha infine comunicato alle OO.SS. e alle RSA dei lavoratori, di aver fissato per la Prima di Turandot, la data del 1° maggio 2015.
La Direzione ha quindi mandato a tutti una lettera allo scopo di verificare la “disponibilità” individuale per la data in oggetto.
Come CGIL abbiamo invitato i lavoratori a non rispondere.
Non possiamo accettare che si passi sopra ai nostri diritti.
Il mondo della cultura, del teatro e dell’arte musicale di cui facciamo parte e contribuiamo a diffondere, non si deve sottomettere a logiche puramente mercantili.
D’altronde la Scala parteciperà all’Expo rimanendo aperta per tutto il periodo (6 mesi), compresi luglio e agosto. Ci sono quindi tutte le condizioni, se si vuole, per trovare una data condivisa per la Prima di Turandot.
Ma se intenzione della Direzione è di ricercare pervicacemente la data del 1°maggio, giorno di festa dal lavoro e dei lavoratori, allora avrà la nostra totale contrarietà, come evidenziato dalla posizione espressa dai delegati e decisa dall’assemblea.
Il 1° maggio ci è stato lasciato in eredità dalle generazioni passate, è ancora tutelato dal contratto nazionale di lavoro e ribadito da una sentenza in Cassazione, che lo sancisce come diritto insidacabile, quindi non nella
disponibilità della trattativa sindacale.
E’ nostro dovere operare affinchè continui a rimanere tale.
Milano, 22 gennaio 2015
RSA CGIL TEATRO ALLA SCALA
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