A Melfi gli operai contestano un accordo che peggiora ulteriormente la loro vita di schiavi salariati, voluto dalla FCA, e sottoscritto dai sindacati asserviti di FIM CISL, UILM, FISMIC, AQCF E UGL, questi servi dei padroni firmano tutte le richieste che i padroni fanno, gli operai al massimo vengono informati, ma non hanno nessuna possibilità di dire il loro parere. Operai, questa modalità è tipica dei regimi fascisti, e sotto la dittatura fascista gli operai, pur sapendo di rischiare la vita sono stati artefici di lotte memorabili che hanno fatto la storia della classe operaia. Marchionne e tutti i padroni non perdono occasione per elogiare la legge che il governo Renzi ha fatto, il JOBS ACT, che da’ la possibilità ai padroni di selezionare gli operai e spremerli come limoni e disfarsene dopo che sono stati logorati dai ritmi disumani. Operai siamo delle merci e come tutte le merci veniamo utilizzati ad uso e consumo dei padroni per soddisfare i loro sporchi bisogni e la loro pantagruelica fame di profitto. La FIOM non può e non deve limitarsi di chiedere alla FCA e ai sindacati asserviti di fermarsi, questi non si fermano, vanno avanti per la loro strada come hanno sempre fatto. LANDINI non può fare dichiarazioni roboanti come “siamo disposti a occupare le fabbriche” sui Mass- Media e poi nascondersi dietro appelli unitari con quei sindacati che hanno già fatto la scelta di schierarsi apertamente con i padroni; e non può limitarsi a ricorrere alla giustizia borghese per farsi riconoscere il ruolo di sindacato. OPERAI: non facciamoci illudere dalle dichiarazioni di politicanti vecchi e nuovi: i vecchi vedevano un lumicino in fondo al tunnel, i nuovi, essendo giovani e rampanti come Matteo Renzi, hanno delle allucinazioni e vedono addirittura i colori dell’arcobaleno, e marciano come un rullo compressore sulla pelle degli operai. Operai, in fondo al tunnel della crisi che attanaglia la dittatura capitalista ci sono solo due possibilità: o che i padroni escono da questa crisi storica come hanno sempre fatto e cioè con una guerra fratricida tra poveri, o gli operai, che avrebbero la forza per invertire la tendenza verso la guerra dei padroni, si organizzano politicamente in modo indipendente. Costruiamo il PARTITO OPERAIO, SOLO ORGANIZZATI IN PARTITO COME CLASSE POSSIAMO AFFERMARE E DICHIARARE GUERRA ALLA GUERRA E COSTRUIRE UN MONDO NUOVO SENZA SFRUTTATI E SENZA SFRUTTATORI, UTOPIE FANTASCIENTIFICHE. IMPOSSIBILE DA REALIZZARE?, CHI SOSTIENE QUESTO CI VUOLE SCHIAVI PER SEMPRE. GLI OPERAI HANNO GIA’ DIMOSTRATO DI POTER PRENDERE IL POTERE CON UNA RIVOLUZIONE ARMATA IN RUSSIA, SIAMO STATI TRADITI E DOPO QUESTA ESPERIENZA NON CI FAREMO PIU’ FREGARE DALLA PICCOLA BORGHESIA. MELFI SE RIMANE UN CASO ISOLATO POTRA’ ESSERE ANCHE SCONFITTA, MA MELFI COMUNQUE HA DIMOSTRATO CHE GLI SCHIAVI SALARIATI NON SI ARRENDONO. LA LOTTA SARA’ DURA MA PER NOI OPERAI NON CI SONO ALTERNATIVE: O SCHIAVI PER SEMPRE O ARTEFICI DEL NOSTRO DESTINO.
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A Melfi gli operai contestano un accordo che peggiora ulteriormente la loro vita di schiavi salariati, voluto dalla FCA, e sottoscritto dai sindacati asserviti di FIM CISL, UILM, FISMIC, AQCF E UGL, questi servi dei padroni firmano tutte le richieste che i padroni fanno, gli operai al massimo vengono informati, ma non hanno nessuna possibilità di dire il loro parere. Operai, questa modalità è tipica dei regimi fascisti, e sotto la dittatura fascista gli operai, pur sapendo di rischiare la vita sono stati artefici di lotte memorabili che hanno fatto la storia della classe operaia. Marchionne e tutti i padroni non perdono occasione per elogiare la legge che il governo Renzi ha fatto, il JOBS ACT, che da’ la possibilità ai padroni di selezionare gli operai e spremerli come limoni e disfarsene dopo che sono stati logorati dai ritmi disumani. Operai siamo delle merci e come tutte le merci veniamo utilizzati ad uso e consumo dei padroni per soddisfare i loro sporchi bisogni e la loro pantagruelica fame di profitto. La FIOM non può e non deve limitarsi di chiedere alla FCA e ai sindacati asserviti di fermarsi, questi non si fermano, vanno avanti per la loro strada come hanno sempre fatto. LANDINI non può fare dichiarazioni roboanti come “siamo disposti a occupare le fabbriche” sui Mass- Media e poi nascondersi dietro appelli unitari con quei sindacati che hanno già fatto la scelta di schierarsi apertamente con i padroni; e non può limitarsi a ricorrere alla giustizia borghese per farsi riconoscere il ruolo di sindacato. OPERAI: non facciamoci illudere dalle dichiarazioni di politicanti vecchi e nuovi: i vecchi vedevano un lumicino in fondo al tunnel, i nuovi, essendo giovani e rampanti come Matteo Renzi, hanno delle allucinazioni e vedono addirittura i colori dell’arcobaleno, e marciano come un rullo compressore sulla pelle degli operai. Operai, in fondo al tunnel della crisi che attanaglia la dittatura capitalista ci sono solo due possibilità: o che i padroni escono da questa crisi storica come hanno sempre fatto e cioè con una guerra fratricida tra poveri, o gli operai, che avrebbero la forza per invertire la tendenza verso la guerra dei padroni, si organizzano politicamente in modo indipendente. Costruiamo il PARTITO OPERAIO, SOLO ORGANIZZATI IN PARTITO COME CLASSE POSSIAMO AFFERMARE E DICHIARARE GUERRA ALLA GUERRA E COSTRUIRE UN MONDO NUOVO SENZA SFRUTTATI E SENZA SFRUTTATORI, UTOPIE FANTASCIENTIFICHE. IMPOSSIBILE DA REALIZZARE?, CHI SOSTIENE QUESTO CI VUOLE SCHIAVI PER SEMPRE. GLI OPERAI HANNO GIA’ DIMOSTRATO DI POTER PRENDERE IL POTERE CON UNA RIVOLUZIONE ARMATA IN RUSSIA, SIAMO STATI TRADITI E DOPO QUESTA ESPERIENZA NON CI FAREMO PIU’ FREGARE DALLA PICCOLA BORGHESIA. MELFI SE RIMANE UN CASO ISOLATO POTRA’ ESSERE ANCHE SCONFITTA, MA MELFI COMUNQUE HA DIMOSTRATO CHE GLI SCHIAVI SALARIATI NON SI ARRENDONO. LA LOTTA SARA’ DURA MA PER NOI OPERAI NON CI SONO ALTERNATIVE: O SCHIAVI PER SEMPRE O ARTEFICI DEL NOSTRO DESTINO.