Redazione di Operai Contro,
Sulla felpa, Matteo Salvini questa volta ha fatto scrivere “Zena”, ma non è gli servito.
Puntuale, alle 10.30, è entrato nel Teatro della Gioventù tra due ali di poliziotti in assetto antisommossa che lo proteggevano dall’assalto dei centri sociali.
Incurante delle urla “Lega fascista”, “Fascisti carogne, tornate nelle fogne” e “Via la Lega dalla città”, il sorridente segretario della Lega ha incoronato Edoardo Rixi, vice segretario del partito e candidato alla presidenza della Regione Liguria, davanti ad una platea di circa 500 fedelissimi.
C’era anche l’estrema destra al convegno leghista. Proprio dove i giubbotti neri erano più numerosi, sventolavano le bandiere di Sovranità, un movimento politico nato a gennaio da un’iniziativa di Casa Pound (cui erano presenti alcuni esponenti, ma solo a titolo personale). “Appoggiamo il progetto di Salvini contro l’euro e contro l’immigrazione”, spiega Giacomo Petrella, agente di commercio di trent’anni leader di Sovranità ligure (sul suo profilo Fb non mancano le immagini di Mussolini e dei libri di Fanco Freda ex terrorista neofascista): “Il rapporto con la Lega Nord è nato a Roma con Borghezio. Se siamo fascisti? Di certo possiamo dire di essere una destra radicale. Fascismo e antifascismo sono parole sterili, che non riguardano la vita di tutti i giorni”.
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