Redazione Operai Contro,
Nei scorsi giorni i quotidiani italiani e i telegiornali nazionali hanno titolato in prima pagina notizie riguardanti distruzioni di statue o di opere d’arte nei musei di siti storici come a Mosul o presso le rovine di Nimrud antica capitale assira. Come al solito i giornalisti non hanno perso l’occasione per scrivere dello scempio per le distruzioni effettuate dai combattenti dell’isis sulle opere d’arte ma non raccontano invece, come spesso e volentieri fanno, quali atrocità subiscono o hanno dovuto subire per anni i popoli iracheni e siriani ridotti in miseria dai loro dittatori e dagli invasori americani e da i loro alleati paesi europei. Soprattutto i leccapiedi giornalisti filo americani evitano di dire e mostrare i Tv le immagini delle devastazioni effettuate dai bombardamenti degli aerei americani che finiscono sulle case, sulle scuole, sugli ospedali ed anche sulle zone archeologiche distruggendo quindi le opere d’arte tanto care ai giornalisti italiani e europei. Perché i vari critici d’arte come Sgarbi che immediatamente ha dichiarato “nemmeno Hitler era arrivato a tale scempio” non se la prendono con gli americani che utilizzano bombe ad uranio impoverito per ammazzare bambini, donne e chiunque si trova nelle zone che vengono prima distrutte dalle bombe e poi contaminate dall’uranio con effetti devastanti in seguito per migliaia di persone che si ammalano di tumori e malattie mentali ?
Le barbarie, lo scempio, i crimini di guerra e le atrocità commesse sulla popolazione irachena e siriana forse sono meno importanti delle vecchie opere d’arte ? A quanto pare, per i giornalisti della carta stampata è meglio raccontare come uccidono o cosa fanno quelli dell’Isis che far sapere a tutta l’opinione pubblica quali vere ingiustizie e atrocità commettono i democratici governi occidentali che hanno invece grandi interessi economici in queste guerre perché fanno affari d’oro con la vendita delle armi e perché vogliono il controllo delle zone petrolifere. I mass media ci vogliono far vedere e credere solo quello che conviene ai loro amici potenti padroni americani e europei che si arricchiscono e fanno profitti con la guerra.
Usano due pesi e due misure nel divulgare le notizie, si scandalizzano quando vengono rovinate le opere d’arte ma non denunciano le uccisioni di migliaia di persone che ogni giorno avvengono a causa dei bombardamenti americani.
Un lettore
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