Pubblichiamo in Italiano il manifesto per la campagna di 30 ore di lavoro settimanale, in Spagna e in Catalogna
In allegato i Testi originali.
Lo pubblichiamo perchè molte affermazioni sono per noi giuste
MANIFESTO PER LA SETTIMANA LAVORATIVA DI 30 ORE
“LAVORARE MENO PER LAVORARE TUTTI-E E CON UNA MIGLIORE QUALITÀ DI VITA”
La lotta dei lavoratori e delle lavoratrici è stata decisiva per ridurre l’orario di lavoro, dagli orari disumani del passato fino alla conquista della settimana lavorativa di 40 ore.
I passi avanti della scienza e della tecnica, la diffusione dell’automatizzazione nei processi di produzione e nei servizi insieme al progresso nella formazione universitaria e professionale hanno aumentato la produttività e la ricchezza nel corso degli ultimi decenni.
Ciò nonostante i benefici dell’aumento della produttività, la ricchezza creata dal lavoro non sono stati distribuiti tra i lavoratori e le lavoratrici. I salari, in Spagna e in Catalogna, sono cresciuti molto poco durante il periodo di prosperità e sono stati tagliati fortemente negli ultimi anni. Per il 47,3% della forza lavoro la settimana a tempo pieno è praticamente fissa a 40 ore, il 22% lavora settimanalmente per 50 e 60 ore, mentre il resto lavora a tempo parziale con salari da fame, come per esempio con i famosi “minijobs”. La conseguenza di questa ingiusta distribuzione è la crescita della disuguaglianza, l’arricchimento scandaloso di una piccola minoranza a fronte dell’impoverimento della grande maggioranza sociale.
E’ arrivato il momento di pretendere giustizia, recuperare salari degni, avanzare verso un salario minimo sufficiente (vedi salario medio della UE-15) e ridurre in modo significativo la giornata lavorativa.
Bisogna aprire la discussione e mobilitarsi per conquistare la settimana lavorativa di 30 ore senza riduzione di salario. Perché:
– Si distribuirebbe il lavoro esistente e la gran maggioranza dei 5 milioni e mezzo di persone senza occupazione accederebbe ad un posto di lavoro in condizioni dignitose. Inoltre faciliterebbe l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro.
– L’insieme della classe lavoratrice avrebbe una giornata di lavoro con meno stress, che faciliterebbe la conciliazione con la vita familiare, l’attenzione ai bambini, agli adolescenti e agli anziani, il riposo necessario, una migliore salute, la fruizione del meritato tempo libero, lo studio, lo sviluppo della creatività, la partecipazione alla vita pubblica, eccetera.
– Migliorerebbero le condizioni di lavoro per tutti-e e diminuirebbe la possibilità di ricatto da parte dei datori di lavoro. Con un’offerta di lavoro degna di 30 ore settimanali si neutralizzerebbe l’imposizione di contratti a tempo parziale o “minijobs”.
– Riducendo la giornata lavorativa a parità di salario si ridistribuirebbe la ricchezza, con la conseguente diminuzione delle disuguaglianze. La distribuzione del lavoro porterebbe a maggiori entrate fiscali e contributi previdenziali, così come a una maggiore domanda di prodotti di prima necessità.
I lavoratori e le lavoratrici hanno diritto alla felicità, a godere della natura vivendo in armonia in un pianeta dalle risorse limitate, ad una migliore qualità di vita. Non accettiamo la schiavitù di “vivere per lavorare” per l’arricchimento di pochi, vogliamo lavorare con dignità per vivere con giustizia e uguaglianza, in pace e solidarietà.
Organizzazioni, gruppi e movimenti che appoggiano la campagna “Per una settimana lavorativa di 30 ore
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