TORTURA

La Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per il massacro nella scuola di Genova durante il G8 del 2001.

Perfino i borghesi della Corte europea non hanno potuto far finta di niente, hanno decretato che quella è stata tortura.

La legislazione italiana non prevede il reato di tortura.

La Boldrini, quella che non sapeva che la povertà in Italia fosse così estesa, ne spara un’altra, dichiara che c’è un vuoto intollerabile.

Nichi Vendola e il suo fantomatico partito della rifondazione comunista vuole che i poliziotti si possano identificare con un numero.

Ma anche Pannella, l’uomo che piglia per il culo la fame nel mondo, parla di “infamia”. ha annunciato l’ennesima sceneggiata.

I grillini vogliono modificare il testo della proposta di legge che introduce il reato della tortura,  lo vogliono più efficace. Cazzo vuol dire più efficace?

Chissà se anche gli ambientalisti e gli animalisti grideranno allo scandalo.

Nel frattempo una decina dei torturatori poliziotti che nel 2001 entrarono nella scuola e picchiarono a sangue una marea di persone, sono stati condannati in appello a dieci anni, che poi puntualmente la cassazione ha dichiarato prescritto il reato.

Naturalmente per gli altri torturatori niente, non si sa neanche chi erano.

I borghesi gridano e si indignano, la Polizia non capisce come mai prima li mette nella condizione di sopprimere ogni ribellione, poi, a parole, li condanna.

I borghesi fanno i loro interessi di classe, la polizia è il loro strumento di soppressione per le altre classi.

SD