OPERAI E ROBOT

Redazione di Operai Contro, ho letto nel blog di Iside Gjergji | 19 aprile 2015 quanto segue: “Nell’industria giapponese sono attualmente impiegati centinaia di migliaia di robot-lavoratori, alcuni dei quali costruiti come umanoidi, ma il numero, secondo molti studi, è destinato a triplicarsi nel giro di dieci anni. Nel frattempo, però, in Giappone aumentano i ritmi e gli orari di lavoro dei lavoratori, che sono sempre più schiacciati e ipersfruttati. Difficile venire a capo di questa contraddizione del capitalismo: che senso ha impiegare secoli per disumanizzare gli umani per poi trovarsi costretto ad umanizzare i robot?” Mi sembra di capire che […]
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Redazione di Operai Contro,

ho letto nel blog di | 19 aprile 2015 quanto segue:

“Nell’industria giapponese sono attualmente impiegati centinaia di migliaia di robot-lavoratori, alcuni dei quali costruiti come umanoidi, ma il numero, secondo molti studi, è destinato a triplicarsi nel giro di dieci anni. Nel frattempo, però, in Giappone aumentano i ritmi e gli orari di lavoro dei lavoratori, che sono sempre più schiacciati e ipersfruttati.

Difficile venire a capo di questa contraddizione del capitalismo: che senso ha impiegare secoli per disumanizzare gli umani per poi trovarsi costretto ad umanizzare i robot?”

Mi sembra di capire che l’automazione industriale, sempre più spinta non produce affatto la fine degli operai.

Anzi aumenta lo sfruttamento degli operai.

Ho letto l’articolo sul lavoro alienato, mi sembra che l’automazione industriale sviluppi sempre più questa alienazione.

Vorrei che su questo giornale si aprisse un piccolo dibattito su questa realtà

Un vostro affezionato lettore

 

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