Redazione di Operai Contro,
gli operai dell’ILVA sono costretti a lavorare con la morte sulle spalle
Gli operai dell’ILVA hanno visto i propri familiari uccisi dal cancro per i fumi dell’Ilva
Ora i nuovi amministratori hanno deciso di pagarci quando ne hanno voglia
l’Ilva non pagherà ai dipendenti nella busta paga in scadenza a maggio la festività del 25 aprile che cade domani, sabato.
Il pagamento verrà differito a gennaio 2016, in un periodo in cui l’Ilva ritiene di poter essere in migliori condizioni finanziarie.
Coincidendo col sabato, la festività della Liberazione comporta il pagamento della maggiorazione per il personale turnista e della festività per quello normalista. Invece entrambe le categorie non si vedranno riconoscere nulla se non all’inizio del prossimo anno.
In questo modo l’Ilva consegue un risparmio temporaneo calcolato tra un milione e 600mila euro e i 2 milioni Idi euro, compresi gli oneri previdenziali.
Lo stesso meccanismo del 25 aprile potrebbe essere replicato anche per la festività del patrono di Taranto, San Cataldo, che cade domenica 10 maggio, e di Ferragosto, che coincide col sabato.
Già i contratti di solidarietà accettati dai sindacati sono una riduzione dei nostri salari, ma non basta.
L’Ilva ha prospettato la necessità di utilizzare il periodo dei contratti di solidarietà per mettere in cantiere un piano di formazione del personale in modo che possa anche essere utilizzato in nuovi compiti.
I sindacati al solito, hanno condiviso
Tra noi operai e i padroni non c’è nessun interesse in comune
Basta con il lavoro salariato
Ai padroni i profitti per gli operai la schiavitù
Organizziamo il nostro partito
Un operaio ILVA
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