Redazione di operai contro,
Sei mesi dopo la sentenza della cassazione, che ha assolto padroni e dirigenti colpevoli della strage di operai,il tribunale di Torino da inizio ad un nuovo processo per omicio
Il processo andrà per le lunghe e i padroni saranno nuovamente assolti
Il 25 novembre, a cinque giorni dal verdetto della Suprema corte, il premier Matteo Renzi promise ai famigliari delle vittime che se ci fosse stato un altro processo lo Stato si sarebbe costituito parte civile.
A oggi, ma c’è tempo fino alla prima udienza del processo in caso di rinvio a giudizio, sono una quarantina le richieste di costituzione di parte civile.
Non ci sono però quelle della Presidenza del consiglio dei ministri e quelle delle Regioni in cui si trovavano gli stabilimenti della multinazionale dell’amianto: Cavagnolo (Torino), Casale Monferrato (Alessandria), Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli (Napoli)
La difesa dei padroni considera l’accusa di omicidio volontario assurda
Il pm Guariniello difende la magistratura dei padroni Italiana: “Il nostro Paese è l’unico in cui si fa un processo e questo è un vanto per la giustizia di tutta Italia. È un caso che può fare scuola anche in altri Paesi” dice il procuratore Raffaele Guariniello al termine della prima udienza. ”
Guariniello il nostro è l’unico paese che assolve sempre i padroni che hanno assassinato gli operai
Un operaio
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