Alessandro ha 34 anni e mentre lavorava è stato investito da una colata di ghisa incandescente. E’ l’ennesimo incidente sul lavoro nello stabilimento Ilva di Taranto. I suoi colleghi accusano: “A nessuno importa delle nostre vite”
Un getto di ghisa incandescente, che fuoriesce dall’altoforno 2 dello stabilimento Ilva di Taranto. Una lingua di fuoco che ha avvolto il corpo di Alessandro Morricella, 34 anni, mentre faceva un’operazione di routine, quella di controllare la temperatura della prima colata. Così intorno alle 19 è scattato l’allarme, per l’ennesima volta, in quella fabbrica maledetta. Alessandro ha riportato ustioni (per la maggior parte di terzo grado) sul 60% del corpo, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale “Perrino” di Brindisi e poi al Policlinico di Bari. Ora nel letto d’ospedale lotta per la vita: quello che preoccupa di più è l’estensione delle bruciature visto che quel getto incadescente lo ha investito completamente e anche la tuta che doveva proteggerlo si è sciolta.
Alessandro stava svolgendo un’operazione di routine e che conosceva perfettamente, controllare la temperatura del foro di colata è uno dei suoi compiti. Per questo adesso i suoi colleghi e le Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) dell’Ilva hanno proclamato lo sciopero: “Quel che è accaduto, per la sua portata, non ha precedenti e questo richiede tutti gli approfondimenti del caso per individuare le cause e valutarne i rischi. Certamente non è attribuibile alla fatalità e, senza voler cercare il capro espiatorio, è evidente che l’accaduto non potrà rimanere senza risposte”.
Quel controllo che Alessandro stava effettuando non doveva comportare nessun rischio: indossava il casco e la tuta ignifuga ma, secondo le testimonianze, la quantità di materiale che è fuoriscita sarebbe stata così elevata da rendere inefficaci gli strumenti protettivi in dotazione. Sembra che abbia provato a scappare ma quella ghisa è uscita in maniera incontrollata e lo ha avvolto. Ancora c’è da comprendere come sia possibile che quella colata incandescente sia fuoriscita in modo così incontrollato. Forse un guasto tecnico, forse impiantistico: a lavoro ci sono adesso i tecnici Spesal e i carabinieri di Taranto.
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