Redazione di operai contro:
Le elezioni per il rinnovo dei consigli regionali, svoltesi alla fine di maggio di quest’anno, dimostrano che i non votanti sommati alle schede bianche e a quelle nulle sono la maggioranza degli aventi diritto al voto, 18.897.841 sono gli effettivi aventi diritto al voto per le elezioni del 31 maggio 2015.
9.867.917 nella realtà sono stati i votanti andati ai seggi, confermando che il sistema “democratico Borghese” del governo della maggioranza si basa in realtà su di una minoranza di elettori.
Se ci fosse in Italia un costituzionalista serio annullerebbe le elezioni, mettendo in luce uno dei principi “democratici” che la costituzione borghese sbandiera ai quattro venti : per la formazione di un governo, sia esso regionale o nazionale, ci dovrebbe essere una maggioranza di elettori ricavata dal numero degli aventi diritto al voto!
Tutte balle.
Nella realtà gli elettori risultano essere sotto la soglia del 50 % e non la maggioranza , dimostrando che il loro farneticante borioso funzionamento è solo fumo negli occhi per chi ancora crede nella democrazia borghese .
La cosa interessante di queste ultime elezioni, oltre al fatto menzionato, sono le percentuali di votanti partito per partito.
Tutti i leader di partito e tutti gli eletti alla carica di presidente delle regione in cui si è espresso il voto, hanno brindato alla riuscita vittoriosa della tornata elettorale, ma a ben riflettere avrebbero dovuto essere meno entusiasti del previsto.
La perdita di consensi è un fatto chiaro.
I partiti mentono sapendo di mentire, fornendo percentuali che non sono reali.
Per i loro fini parlamentari, il calcolo dei voti raccolti è misurato sulla base dei votanti e non su quella degli aventi diritto al voto.
Con tale sistema vogliono dimostrare di aver acquisito un numero di voti percentualmente superiore rispetto a quella reale, con il solo scopo di strumentalizzare, per i loro obiettivi, la governabilità, basandosi su una maggioranza che nella realtà maggioranza non è , viceversa, dati alla mano, governano con la minoranza degli aventi diritto al voto.
Infatti se il calcolo dei voti si misurasse, come in effetti dovrebbe essere, in base all’effettivo numero degli aventi diritto, la percentuale dei voti ottenuti diventerebbe a dir poco una cifra grottesca, come grotteschi sono i partiti dei borghesi e i loro rappresentanti che si affannano per avere a tutti i costi una poltrona su cui installarsi, arrivando a falsificare la realtà pur di sedervi sopra.
Tabella dimostrativa % dei votanti alle regionali maggio 2015* | |||||||||||
Liguria | Veneto | Toscana | Umbria | Marche | Campania | Puglia | % tot.sugli aventi diritto | % sul tot.dei votanti | |||
Lega | 20.25 | 17.82 | 16.16 | 13.99 | 13.02 | // | 2.29 | 6.50 | 10.40 | ||
P.D. | 25.63 | 16.66 | 46.35 | 46.35 | 35.76 | 19.49 | 18.81 | 11.00 | 41.18 | ||
5stell. | 22.29 | 10.40 | 8.48 | 8.48 | 14.53 | 17.01 | 16.33 | 7.00 | 14.74 | ||
F.I. | 12.66 | 5.97 | 15.13 | 15.13 | 8.53 | 17.80 | 10.80 | 5.50 | 41.00 | ||
* Come si nota se si calcolano le percentuali dei votanti sugli aventi diritto la cifra % si abbassa notevolmente.
Dati percentuali presi dal sito del ministero dell’interno
D.C. operaio di Milano
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