Redazione,
La cosiddetta “sinistra” italiana è a corto di persone per tirare il carretto. Negli ultimi venti anni si è bruciata un sacco di personaggi, dal “mortadella”, il mitico Prodi, al venditore di pentole… Renzi.
Mano in tasca da bulletto, oppure mano nella mano a toccare l’anello nuziale, simbolo della famiglia per bene. Con una nuova marcia su Roma, si è fatto incoronare “Presidente del Consiglio” da un Presidente della Repubblica che ha sfidato le leggi naturali ed è rimasto in vita per portare a compimento l’ultimo suo volere.
Renzi, per sparare le sue minchiate si serve di immagini e video che fa partire da una regia dietro le quinte. Poi ogni tanto preferisce le lavagne tradizionali, tanto per colpire i vari strati sociali sensibili a queste stronzate.
Lo prendono per il culo anche i razzisti nazionalisti della Lega, oltre alla piccola borghesia per bene dei Grillini.
Gli operai non lo cagano, ogni tanto si chiedono come ha fatto un partito che si chiamava “comunista” a farsi guidare da questi servi dei padroni.
sd
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