Redazione di Operai Contro,
Vendola ha abolito i vitalizi
Ti mando un articolo del Corriere
un operaio di Bari
Dal primo settembre Nichi Vendola è uno dei tanti ex consiglieri regionali che godono del vitalizio. Percepirà – nel momento in cui gli uffici provvederanno materialmente al pagamento – un assegno mensile di 5.618 euro lordi.
I calcoli
Come è noto, la legge pugliese ha abolito il vitalizio a partire dal primo gennaio del 2013, ma facendo salve le situazioni maturate fino al 31 dicembre 2012. Vendola, presidente (e consigliere) dal maggio del 2005 al luglio 2015, ha maturato sette anni e mezzo di contributi fino al momento dell’abolizione dei vitalizi. Ha poi aggiunto volontariamente – le norme lo consentono – la contribuzione necessaria a completare 8 anni. Ed è questo il periodo preso in considerazione per commisurare l’entità del vitalizio. Le norme consentono di percepire il vitalizio a 60 anni, ma concedono un anno di anticipo per ogni anno che superi il quinquennio minimo di contribuzione: gli otto anni di contributi, permettono dunque un anticipo di tre anni sulla data ordinaria. Compiuti 57 anni a fine agosto, dal primo settembre, l’ex governatore può legittimamente incassare l’assegno. A questo dovrà aggiungersi quello di ex deputato, sempre che Vendola non venga rieletto. In quel caso, gli assegni sarebbero interrotti.
Le polemiche
Dal Consiglio regionale, intanto, arrivano le critiche dei 5 Stelle per la nomina a segretario di direzione, negli uffici della Biblioteca regionale, di un dipendente condannato in primo grado a sei anni di reclusione per il reato di concussione. Il funzionario è stato condannato per fatti che sarebbero avvenuti quando era in servizio all’assessorato all’Industria.
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