Redazione di operai contro,
Il guerrafondaio Salvini mette l’elmetto. Ma naturalmente lo mette solo a parole. Salvini, come tutti quelli che volevano e vogliono la guerra, l’elmetto non lo ha mai messo e non lo metterà certo ora !
Però lo vuole far mettere a tre quarti della gioventù italiana, che secondo lui è poco ubbidiente, molto indisciplinata e poco rispettosa dell’ordine costituito.
Nella realtà dietro queste dichiarazioni, che di primo acchito sembrerebbero boutade innocue, si nasconde una lampante posizione nazionalista di chiara origine fascista.
Non suonano nuove queste dichiarazioni, Salvini riprende una serie di tematiche patriottarde più volte espresse da Benito Mussolini nei suoi discorsi agli italiani. Frasi come : “Bisogna riportare in Italia ordine, Disciplina e rispetto “, e ancora; “Se per insegnare questi valori, se per insegnare a rispettare il prossimo, a convivere con il prossimo bisogna ipotizzare di reintrodurre il servizio civile o militare obbligatorio allora facciamolo” , pronunciate da Salvini, in occasione della protesta dei poliziotti in piazza Montecitorio, fanno il paio con tutta la demagogica propaganda fascista del ventennio:”Bisogna essere disciplinati, soprattutto quando la disciplina costa sacrificio e rinunzia.”sentenziava il duce.
Se si aggiunge il fatto che il fascista Salvini vuole chiudere le frontiere ai migranti soffiando sul fuoco della più demagogica enfasi nazionalista il paragone con Benito Mussolini viene sempre più in luce.
“ Per noi fascisti le frontiere, Tutte le frontiere, sono sacre. Non si discutono: si difendono” (discorso pronunciato da Mussolini al parlamento il 16 marzo 1938).
“fermare partenze e sbarchi e bloccare le frontiere subito” ; questo il pensiero di Salvini.
Tra poco si inventerà qualcosa di simile all’opera nazionale balilla o alla milizia territoriale fascista, per meglio indottrinare la gioventù al culto della difesa della patria.
La lega e il suo segretario stanno sempre di più svolgendo una politica di difesa degli interessi nazionali, hanno sempre più chiara l’idea che per affrontare una nuova guerra imperialista, bisogna inculcare a forza nella testa degli italiani, ordine, disciplina e morale sciovinista,.
Per convincere le nuove generazioni ad essere pronti nell’affrontare una possibile nuova guerra nel nome della difesa della patria.
Nella realtà Salvini sta tirando la volata al governo nazionalista del suo compare Renzi, due facce di una stessa medaglia, che con i suoi provvedimenti antioperai a difesa dei tornaconti della borghesia italiana, sta riproducendo quello che Mussolini fece nel ventennio.
“difesa della Patria”, è lo slogan di Matteo Renzi, contenuto nelle sue “Linee guida per una Riforma del Terzo Settore”.
“noi vogliamo che l’Italia sia grande,sia sicura, sia temuta!” (discorso al parlamento, 24 maggio1925) era lo slogan del duce.
Il governo del ducetto Renzi sta tentando di schiacciare sempre di più gli operai e i lavoratori, difendendo a spada tratta il capitale nazionale .
Un esempio sta anche negli ultimi provvedimenti presi dal decreto sui servizi pubblici essenziali, e nelle ultime dichiarazioni fatte da Renzi e dai suoi ministri del suo partito su tale questione.
Renzi: “Non lasceremo la cultura ostaggio di quei sindacalisti contro l’Italia”
Franceschini: “c’erano i presupposti di urgenza ( per varare il decreto), ci sono disagi per i turisti e c’è un danno di immagine per l’Italia”
Francesca Barracciu, (sottosegretario ai Beni Culturali) :“L’assemblea sindacale che danneggia centinaia di turisti paganti che dedicano un giorno di ferie al Colosseo e decine di guide turistiche è un reato!”
Oggi sotto accusa sono le assemblee dei lavoratori della cultura che chiedevano semplicemente il pagamento degli straordinari, un domani non troppo lontano saranno gli operai a salire sul banco degli imputati, rei di frenare la produzione industriale con i loro scioperi rivendicativi.
Prese di posizione che annunciano una nuova possibile legge sulla rappresentanza sindacale e sul diritto di sciopero, dichiarazioni che sono una caricatura maldestra di un periodo storico che ha distrutto l’opposizione operaia, sfociando in una guerra mondiale che ha massacrato migliaia di giovani, per il profitto dei padroni.
Caricature quanto mai pericolose, che nella crisi possono sfociare nuovamente in una carneficina mondiale, per tentare di salvare dal crollo l’economia capitalista, garantendo ai padroni di fare nuovi affari e nuovi profitti con la guerra.
Caricatura che non eviterà alle madri di piangere i loro figli destinati ad una nuova rovina.
Cordiali saluti
un operaio della cantieristica navale.
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