Redazione di Operai Contro,
avevate ragione: i padroni e i loro servi non saranno mai condannati per l’uccisione degli operai
Il sostituto pg della Cassazione, Paola Filippi, ha chiesto di annullare le condanne per tutti e sei gli imputati del processo Thyssen, per rideterminare le pene per i reati di omicidio colposo plurimo e per rivalutare il ‘no’ alle attenuanti per quattro degli imputati. Per il pg serve un terzo processo di appello.
Ai 6 imputati erano state inflitte condanne irrisorie ( fra i 7 e 10 anni) per il rogo che nel 2007 uccise sette operai
Dopo aver ascoltato le richieste della procura della Cassazione i familiari delle vittime del rogo alla Thyssen di Torino, sono usciti dall’aula in segno di protesta. Alcune madri, sorelle e moglie sono scoppiate in lacrime. Altri hanno gridato ‘venduti’ all’indirizzo dei giudici e sono stati invitati alla calma da carabinieri e poliziotti.
Hanno ragione i parenti delle vittime
Operai: in questa società non abbiamo alcun diritto. La magistratura dei padroni ci tratta peggio delle bestie.
Operai dobbiamo far sentire la nostra rabbia e la nostra forza ad ogni processo in cui ci sono operai licenziati o assassinati.
Un operaio di Torino
Riportiamo la corrispondenza pubblicata il 18 settembre del 2014
Redazione di Operai Contro,
la sentenza di Torino per l’uccisione degli operai della Thyssenkrupp fu salutata come una sentenza storica dai gruppastri parassiti degli operai
Non era una sentenza storica
Nel nuovo processo d’appello per il caso Thyssenkrupp le condanne inflitte agli imputati dovranno essere ridefinite ma non potranno aumentare.
Lo ha stabilito, in base a quanto si legge nelle motivazioni della sentenza, la Cassazione. In appello, a Torino, ai 6 imputati per il rogo che nel 2007 uccise sette operai erano state inflitte condanne fra i dieci e i sette anni di reclusione. Lo scorso 25 aprile la Cassazione ha ordinato un nuovo processo di secondo grado per rideterminare le pene.
Gli ermellini hanno ordinato un nuovo processo d’appello, che dovrà essere celebrato a Torino, e hanno sancito “la responsabilità di tutti gli imputati” per rimozione volontaria di cautele contro gli incidenti, omicidio colposo e incendio.
Gli operai non furono ammazzati per la sete di profitti
Operai questa è la giustizia dei padroni
Un operaio di Torino
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