Caro Operai Contro,
le regole del Jobs act e del lavoro “parasubordinato”, si fondono col lavoro nero e prendono il sopravvento sul lavoro “subordinato” e le sue regole. Il responsabile che permette tutto questo è Renzi il governo dei padroni, aiutato dai partiti e dal sindacalismo compiacente.
E’ dell’altro giorno la notizia che i 13 operai/e del supermercato SuperDì di Viale Duca degli Abruzzi a Brescia, hanno saputo di essere licenziati trovando un biglietto all’entrata del supermercato con la scritta “Chiuso per ristrutturazione”. Ma non c’è alcuna ristrutturazione, era solo un modo per annunciare la serrata.
L’operaio usa e getta è purtroppo una realtà in tutti i settori: dai licenziamenti via etere, a quelli con biglietto all’entrata. Nelle imprese sotto i 15 dipendenti non vi è mai stata giusta causa nel licenziamento. Questo vale anche nelle imprese sopra i 15 dipendenti, dopo il Jobs act voluto da Renzi.
L’imbarbarimento del rapporto di lavoro e dello sfruttamento operaio, si è generalizzato e non ha limiti:
-Salari dei contratti nazionali fermi.
-Tempi e carichi di lavoro al massimo.
-Nelle piccole e medie imprese gli operai vengono pagati con un misto tra voucher e lavoro nero.
-Turnistica selvaggia. Sabati, domeniche e festivi, tassativamente lavorativi.
-Le aziende rette sul caporalato sono tollerate dagli uomini di Renzi.
-Il caporalato viene usato come parafulmine per non incriminare le aziende dove opera.
-Le agenzie assumono fino a contratti di lavoro giornalieri e settimanali, la cui riconferma o meno, -avviene ogni giorno o settimana tramite telefonino.
-Gli operai e i senza lavoro, in cambio di un pezzo di pane, si trovano sotto ricatto a dover accettare condizioni di lavoro capestro.
Finchè non ci organizziamo nel Partito Operaio, siamo in balia dei padroni e del loro governo, dei partiti e del sindacalismo compiacente.
Operai, basta con deleghe e attendismo: organizziamo il nostro Partito.
Saluti operai
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