La multinazionale inglese Vesuvius annuncia la decisione di chiudere gli stabilimenti italiani, 200 posti di lavoro sono a rischio. Lo riferiscono i sindacati di categoria, in una nota. Il leader mondiale nella produzione e commercializzazione di materiali per l’industria siderurgica, nel corso dell’incontro odierno al ministero dello Sviluppo economico con i rappresentanti di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e delle Rsu degli stabilimenti italiani, ha comunicato la scelta di chiudere entro il prossimo 31 dicembre 2016 gli stabilimenti di Assemini (Cagliari) e Avezzano (L’Aquila) con il licenziamento di tutti i lavoratori: rispettivamente 105 e 90 diretti, più almeno altrettanti nell’indotto. La decisione viene giustificata con la sovraccapacità produttiva del gruppo in presenza della ridotta produzione globale di acciaio (in Italia, la crisi Ilva e le chiusure di acciaierie come Ferrero e Piombino).
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