Pubblichiamo per il dibattito
La sentenza, i ringraziamenti
Pubblichiamo la sentenza con cui il collegio giudicante della Corte di Appello di Napoli ha accolto il ricorso dei legali degli operai Fca (ex-Fiat) – scarica la sentenza –
La sentenza è importante perché chiarisce i limiti e il quadro giuridico entro cui vanno interpretati i principi di fedeltà e di continenza ed ha quindi una valenza politica e giuridica più generale. Del resto, fin dall’inizio eravamo convinti dell’importanza, e della gravità, di quanto accaduto con le sentenze di primo grado del Tribunale di Nola.
A questo punto non possiamo che ringraziarvi tutti.
In primo luogo il nostro grazie va a Mimmo Mignano, Marco Cusano, Antonio Montella, Massimo Napolitano e Roberto Fabbricatore per la battaglia che hanno intrapreso mettendo a rischio il proprio lavoro, le proprie sicurezze, il benessere delle proprie famiglie. Alle loro famiglie va anche il nostro grazie. Come trovare parole migliori di quelle che Ivan Della Mea cantava nel suo splendido brano O Cara Moglie: “O cara moglie, prima ho sbagliato, dì a mio figlio che venga a sentire, chè ha da capire che cosa vuol dire lottare per la libertà chè ha da capire che cosa vuol dire lottare per la libertà”.
Dobbiamo poi ringraziare, tra i tanti, gli artisti e gli intellettuali che ci hanno sostenuto. Permetteteci di fare solo pochi nomi: Moni Ovadia, Ascanio Celestini, Valeria Parrella, Erri De Luca, Guido Viale perché nelle ultime settimane ci sono stati vicini e ci hanno sostenuto nell’organizzazione del nostro convegno. Non sono certo gli unici. Pian piano troveremo il modo di farlo per tutti.
Un grazie all’amministrazione comunale di Napoli, in particolare al Sindaco De Magistris e all’Assessore Enrico Panini. Altri amministratori locali ci hanno sostenuto, e tanti importanti esponenti politici.
Un particolare abbraccio alle giornaliste Daniela Padoan e Francesca Fornario per tutto quanto hanno fatto. Credeteci, è veramente tanto. E non possiamo non ringraziare Adriana Pollice e tutta la redazione del Il Manifesto. Unico quotidiano ad esserci stato vicino e vicino, non certo da ora, ai cinque operai licenziati.
Se dovessimo indicare una delle nostre maggiori soddisfazioni è certamente quella di aver incontrato tanti giuristi democratici che con convinzione ci hanno sostenuto e aiutato a comprendere la portata di quanto stava accadendo, anche dal punto di vista giuridico. Nel rispetto di quell’etica professionale che hanno mostrato (e per evitarci qualche gaffes) non facciamo nomi. Facciamo però una eccezione per gli avvocati Giuseppe Marziale e Patrizia Totaro.
Ad ogni modo, la lista dei firmatari è la lista di tutti coloro che – in modo diverso ma tutti con la stessa passione – ci hanno sostenuto e aiutato. Artisti, intellettuali, docenti, studenti, lavoratori, professionisti. A tutti il nostro grazie. Gioia e rivoluzione a tutti. Il nostro impegno non si esaurisce, le nostre lotte neppure.
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