Caro Operai Contro,

esalazioni letali che uccidono operai a gruppi. Quante volte è successo?

Stavolta è toccato a tre operai a Messina mentre stavano ripulendo un serbatoio di una nave traghetto. Poletti ministro del lavoro si è affrettato a dichiarare che bisogna: “Intensificare l’impegno per la prevenzione degli infortuni”. La puntuale promessa mentre operai singoli o a gruppi vengono avvelenati dai fumi tossici, o dalla reazione che questi sprigionano soprattutto in caso di scintille. Quante volte è successo? “Tragedie che non si possono più ripetere”, assicura Mattarella.

Una promessa ricorrente ogni volta che gli operai perdono la vita sul lavoro, mentre l’informazione parla di “tragiche fatalità”? Ogni volta ci promettono che prenderanno provvedimenti, per una maggior sicurezza, nuove sanzioni ecc. ecc.

La verità è che tolta la classe che ne paga il conto estremo per il profitto dei padroni, agli altri strati sociali con i relativi partiti non interessa niente della strage di operai. Anzi per loro le morti sul lavoro sono un naturale rischio degli operai, così come considerano scontato arricchirsi sul lavoro operaio, una normalità lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

Ogni volta le solite frasi di circostanza, i solenni impegni che questi omicidi per il profitto non si ripeteranno. Tutte promesse per tenerci buoni. Ma non funzionano più. Invece funziona la presa di coscienza che ribellarsi e giusto. Che non c’è più tempo di aspettare a costruire il Partito Operaio.

Saluti operai