ho letto la corrispondenza sulla deportazione di 500 operai da Pomigliano a Cassino.
Ho letto il volantino del COMITATO DI LOTTA CASSINTEGRATI E LICENZIATI FIAT/ SI COBAS FCA in cui si denunciava che:
– a POMIGLIANO: POI C’E’ IL REPARTO CONFINO DI NOLA CHE VA ASSOLUTAMENTE CHIUSO E GLI OPERAI TRASFERITI DI NUOVO ALL’INTERNO DELLA FIAT DOVE CI SONO CAPANNONI VUOTI. TANTE INGIUSTIZIE CHE ORA VANNO MESSE SUL TAVOLO.
Oggi, con il reintegro dei cinque licenziati, il clima può cambiare. Gli operai rivogliono il diritto di parola e di trattativa. Basta con le decisioni a senso unico della Fiat. Gli operai si devono organizzare per contare di nuovo. Non sappiamo che farcene di SINDACALISTI A 12 MILA EURO A SETTIMANA IN VACANZA CON LE TESSERE PAGATE DAI LAVORATORIE E STIPENDI DA 200MILAEURO ALL’ANNO. Ho letto che gli operai reintegrati vengono pagati dalla Fiat, ma non sono stati fatti rientrare
Ho letto che i sindacalisti si preoccupano dei nuovi modelli che la FCA deve mettere in produzione a Pomigliano.
Mi chiedo se viene fatto qualcosa?
I sindacati confederali sono al servizio dei padroni e gli altri cosa fanno ?
Un operaio FCA di Melfi
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1 Comment
alanza53
Posted Dicembre 15, 2016 at 8:32 PM
Operaio della FCA di Melfi, a Pomigliano succede quello che accade in tutte le fabbriche: i padroni fanno i padroni e gli operai fanno gli schiavi. 500 operai di Pomigliano saranno deportati nel lager di Cassino, separati dalle loro famiglie, dai loro affetti e dal loro territorio, “ti chiedi se viene fatto qualcosa?” 5 operai vengono reintegrati con una sentenza di un giudice, la FCA li paga per tenerli fuori, per il padrone è troppo pericoloso metterli in contatto con altri operai, sono troppo politicizzati e il loro lavoro politico può mettere a rischio la pace raggiunta in fabbrica. Per gli operai non esiste la giustizia, prova a immaginare cosa succede se i 5 operai reintegrati rivendicano giustamente di poter rientrare in fabbrica e si presentano ai cancelli, chiedono il rispetto della sentenza emessa da un giudice, la FCA chiama le forze dell’ordine che intervengono prontamente e allontanano gli operai (questo fatto si è verificato alla CNH di Modena, dove l’operaio voleva entrare dopo essere stato reintegrato con una sentenza), le stesse forze dell’ordine se facciamo dei picchetti contro i licenziamenti, non si fanno scrupoli a manganellarci. Per i padroni non ci sono le leggi, l’unica legge che conoscono è quello del profitto, e lo stato costruito a loro immagine e somiglianza li protegge, i padroni sono lo stato, gli operai sono solo degli schiavi da spremere come limoni e poi buttarli nel dimenticatoio della storia. Che i sindacati confederali sono al servizio dei padroni, mi sembra scontato, vedi il comportamento che hanno assunto contro gli operai della INNSE, decisi a lottare per difendere il loro lavoro: vengono scaricati dai burocrati della Fiom, non conta il fatto che sono iscritti alla Fiom da sempre, la loro lotta fa paura. Il contratto nazionale dei metalmeccanici firmato dalla Fiom di Landini, che peggiora ulteriormente le condizione di vita degli operai e’ un esempio lampante: gli operai sono rappresentati politicamente e sindacalmente da lacchè dei padroni. Gli altri chi? Solo gli operai organizzati in modo indipendente possono mettere un argine agli attacchi che i padroni e i loro servi ci stanno facendo. Ti voglio mettere a conoscenza di un colloquio avuto dopo la chiusura della Irisbus, il mio interlocutore mi disse: “Hai visto con quanta facilità la Fiat ha chiuso la fabbrica e messo in mezzo alla strada circa 780 operai?” La mia risposta è stata: “C’erano gli operai, ma non la classe operaia, e questo ha facilitato il padrone”. Dobbiamo prendere coscienza che solo uniti e organizzati possiamo mettere un argine per difenderci e passare al contrattacco costruendo il PARTITO OPERAIO. A Pomigliano ci sono gli operai non la classe operaia, se ci fosse stata la classe operaia i 5 operai non sarebbero stati integrati da una sentenza che la FCA non rispetta ma dai rapporti di forza che si sarebbero creati tra operai e padrone. Non ci deve spaventare il fatto che siamo circondati da nemici e falsi amici, la nostra unità è osteggiata da tutti perchè lor signori sanno che uniti possiamo mettere fine alla schiavitù del lavoro salariato e mettere fine ai loro privilegi. OPERAI= SCHIAVI, CLASSE OPERAIA= PARTITO OPERAIO, la differenza fa la sostanza ciao.
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Operaio della FCA di Melfi, a Pomigliano succede quello che accade in tutte le fabbriche: i padroni fanno i padroni e gli operai fanno gli schiavi. 500 operai di Pomigliano saranno deportati nel lager di Cassino, separati dalle loro famiglie, dai loro affetti e dal loro territorio, “ti chiedi se viene fatto qualcosa?” 5 operai vengono reintegrati con una sentenza di un giudice, la FCA li paga per tenerli fuori, per il padrone è troppo pericoloso metterli in contatto con altri operai, sono troppo politicizzati e il loro lavoro politico può mettere a rischio la pace raggiunta in fabbrica. Per gli operai non esiste la giustizia, prova a immaginare cosa succede se i 5 operai reintegrati rivendicano giustamente di poter rientrare in fabbrica e si presentano ai cancelli, chiedono il rispetto della sentenza emessa da un giudice, la FCA chiama le forze dell’ordine che intervengono prontamente e allontanano gli operai (questo fatto si è verificato alla CNH di Modena, dove l’operaio voleva entrare dopo essere stato reintegrato con una sentenza), le stesse forze dell’ordine se facciamo dei picchetti contro i licenziamenti, non si fanno scrupoli a manganellarci. Per i padroni non ci sono le leggi, l’unica legge che conoscono è quello del profitto, e lo stato costruito a loro immagine e somiglianza li protegge, i padroni sono lo stato, gli operai sono solo degli schiavi da spremere come limoni e poi buttarli nel dimenticatoio della storia. Che i sindacati confederali sono al servizio dei padroni, mi sembra scontato, vedi il comportamento che hanno assunto contro gli operai della INNSE, decisi a lottare per difendere il loro lavoro: vengono scaricati dai burocrati della Fiom, non conta il fatto che sono iscritti alla Fiom da sempre, la loro lotta fa paura. Il contratto nazionale dei metalmeccanici firmato dalla Fiom di Landini, che peggiora ulteriormente le condizione di vita degli operai e’ un esempio lampante: gli operai sono rappresentati politicamente e sindacalmente da lacchè dei padroni. Gli altri chi? Solo gli operai organizzati in modo indipendente possono mettere un argine agli attacchi che i padroni e i loro servi ci stanno facendo. Ti voglio mettere a conoscenza di un colloquio avuto dopo la chiusura della Irisbus, il mio interlocutore mi disse: “Hai visto con quanta facilità la Fiat ha chiuso la fabbrica e messo in mezzo alla strada circa 780 operai?” La mia risposta è stata: “C’erano gli operai, ma non la classe operaia, e questo ha facilitato il padrone”. Dobbiamo prendere coscienza che solo uniti e organizzati possiamo mettere un argine per difenderci e passare al contrattacco costruendo il PARTITO OPERAIO. A Pomigliano ci sono gli operai non la classe operaia, se ci fosse stata la classe operaia i 5 operai non sarebbero stati integrati da una sentenza che la FCA non rispetta ma dai rapporti di forza che si sarebbero creati tra operai e padrone. Non ci deve spaventare il fatto che siamo circondati da nemici e falsi amici, la nostra unità è osteggiata da tutti perchè lor signori sanno che uniti possiamo mettere fine alla schiavitù del lavoro salariato e mettere fine ai loro privilegi. OPERAI= SCHIAVI, CLASSE OPERAIA= PARTITO OPERAIO, la differenza fa la sostanza ciao.