il gangster Renzi e il mostro Padoan parlavano continuamente di ripresa. L’ISTAT ci diceva di sperare perché il 2016 era migliore del 2015. Mentivano.
L’Italia nell’insieme dello scorso anno è risultata in deflazione. E’ la prima volta che succede da oltre mezzo secolo. Nel 2016 i prezzi al consumo, secondo i dati provvisori dell’Istat, hanno registrato infatti una variazione negativa dello 0,1% come media d’anno. “E’ dal 1959 (quando la flessione fu pari a -0,4%) che non accadeva”, rileva l’istituto di statistica.
La deflazione deriva dalla debolezza della domanda di beni e servizi, cioè un freno nella spesa di consumatori e aziende, che, in regime di deflazione, sono incentivati a posporre gli acquisti di beni e servizi non indispensabili, con l’aspettativa di ulteriori cali dei prezzi, con l’effetto di innescare una spirale negativa. Le imprese, non riuscendo a vendere a determinati prezzi parte dei beni e servizi, cercano di collocarli a prezzi inferiori.(da Wikipedia)
La riduzione dei prezzi si ripercuote conseguentemente per le imprese sui ricavi, anch’essi generalmente in calo. Ne deriva il tentativo da parte delle imprese di ridurre i costi, attraverso la diminuzione dei costi per l’acquisto di beni e servizi da altre imprese, del costo del lavoro e tramite un minor ricorso al credito, e con l’aumento della disoccupazione.
L’andamento deflativo dei prezzi tende a verificarsi come conseguenza di una recessione economica
I politici dei padroni parlano di uscita dalla crisi economica. Non è vero
Un operaio di Melfi
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